«Si perderanno posti di lavoro, non solo in centro storico, ma nell’intera rete distributiva»
Il nuovo megastore di via Bertini fatturerà diverse decine di milioni di euro all’anno: una somma che allarma il direttore di Confcommercio Forlì, Alberto Zattini. «Non saranno consumi aggiuntivi, ma milioni di euro sottratti alla rete distributiva locale».
Il prezzo più caro sarà pagato dai piccoli imprenditori commerciali, già allo stremo per la pandemia e la diffusione massiccia dell’e-commerce.
È il motivo per cui secondo Confcommercio la variante sostenuta in primis dal vicesindaco Daniele Mezzacapo (mentre il Sindaco Gianluca Zattini ha espresso sin dall’inizio molte più riserve) è «un’operazione sbagliata per tanti motivi, sia di carattere economico che di carattere tecnico e ambientale».
Alberto Zattini ha ribadito le sue posizioni pubblicamente sul palco dell’assemblea pubblica del 24 settembre in salone comunale. Il suo intervento è stato uno dei più apprezzati e seguiti.
L’accusa, però, aleggia sempre nell’aria malata dei social: perché questa battaglia proprio adesso? L’esponente associativo non si è fatto intimidire e ha risposto colpo su colpo, con la consueta pacatezza e dovizia di argomenti.
A chi ha memoria corta, il direttore di Confcommercio ha mostrato la rassegna stampa e le sue denunce pubbliche contro il vicino ipermercato, compresa la serrata di 600 negozi del comprensorio nel 2007.
Il tema è che quell’area è satura.
«Io ci abito in via Bertini, la conosco bene, e già nel 2007 dicevamo che quell’area è completamente congestionata dal traffico, è una delle zone più critiche dal punto di vista dell’inquinamento ambientale di tutta la città, a due passi dall’inceneritore, con l’intoppo del sottopassaggio ferroviario e non solo. È ovvio che quando si va a realizzare un supermercato alimentare da 2.500 metri quadri, affiancato da altre strutture non alimentari di richiamo, si crea ulteriore inquinamento».
L’intervento completo di Zattini è qui: https://www.facebook.com/watch/live/?v=784508425715582&ref=watch_permalink&t=5280
Rivolgendosi al Sindaco suo omonimo, che ha ringraziato per il rapporto di dialogo avuto fino a quando è esplosa la questione della variante con relativi audio a porte chiuse del suo vice, Zattini ha ricordato che con questa operazione «si perderanno posti di lavoro, non solo in centro storico, ma nell’intera rete distributiva».
Non dimenticando il tema della programmazione urbanistica. «Io invito tutti a guardare dall’alto la nostra città: il passaggio a livello delinea due situazioni. Da una parte c’è la città dormitorio, dall’altra parte c’è tutto il segmento commerciale. Ma di cosa stiamo parlando? È questa la programmazione di una città?».
E voi cosa ne pensate? Dite la vostra nei commenti.
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