Il megastore non si fa e provoca un terremoto in Comune



Il Carlino di mercoledì 30 dicembre, nelle pagine della cronaca di Forlì, pubblica un articolo di Luca Bertaccini dal titolo “Esselunga, scintille in Comune”, che approfondisce l’accadimento clou della seduta del consiglio comunale del giorno precedente, ossia il question time di Soufian Hafi Alemani del Pd. «Il tramonto del progetto di costruire un supermercato da 2.500 metri quadrati tra via Bertini e Balzella – scrive Bertaccini – infiamma il consiglio comunale. Infiamma però per pochi minuti, quelli necessari al vicesindaco con delega all’urbanistica Daniele Mezzacapo per rispondere al question time di Alemani». In pratica, tutto si riduce a uno scambio di accuse tra i due amministratori. Come scriveva il Carlino stesso martedì 29 dicembre, Omnia srl e il marchio della grande distribuzione Esselunga hanno risolto il contratto che li legava. A Esselunga, secondo quanto affermato dall’ex parlamentare leghista Gianluca Pini, è subentrato un fondo di investimento che potrebbe costruire su tutti i 10mila metri quadrati a disposizione, ma senza megastore. E ci sono state anche critiche a Mezzacapo per aver voluto “spingere” il progetto. “Avete sempre detto che il progetto era strategico per voi, tanto da aver organizzato una serata in municipio”, è il nocciolo del question time di Alemani. “Dire che il vicesindaco e l’amministrazione abbiano sostenuto la strategicità del progetto – ha replicato Mezzacapo – non è vero. Noi abbiamo sempre difeso la legittimità degli atti e il lavoro degli uffici. Lei Alemani afferma falsamente che abbiamo organizzato l’incontro in municipio per difendere la bontà del progetto. A organizzare l’incontro è stato il comitato per il No contro il supermercato”. La notizia era stata data il giorno precedente Da Gianluca Pini. «Agli uffici non risulta alcun atto relativo la vicenda. La variante – necessaria per costruire un supermercato da 2.500 metri quadrati – è ancora in essere. Non abbiamo ricevuto richieste di revoca”. Anzi. “La variante è prossima all’adozione: ad oggi risulta ancora presentata. Qualora fosse vero quanto letto prenderemo atto della scelta fatta dal privato, cioè del soggetto proponente”. Cioè Omnia srl». Proseguendo nella descrizione dello scambio di battute, il giornalista Bertaccini riporta ancora le parole di Alemani: “Sono i fatti a dirci che lei sosteneva la strategicità del progetto. Il sindaco Zattini poi ha dichiarato sulla stampa che era un progetto di interesse pubblico. Lei ha abiurato quanto detto fino a oggi. Questa è la grande abiura del vicesindaco Mezzacapo”. Risulta “evidente” che dentro la Lega “si sia consumato qualcosa”. Vale a dire una resa dei conti. Anche il capogruppo di Forza Italia, Lauro Biondi, è intervenuto, dicendo che “Oggi non è un gran giorno per Forlì se queste cose sono vere. La città perde un’occasione importante di crescita e sviluppo. Sarà una vittoria di Pirro dell’opposizione. Noi dovremo capire di chi sono le responsabilità e andare alla ricerca di iniziativa analoghe da parte di investitori”. Alemani ha poi chiuso il suo intervento affermando che “Proprio perché questa città ha bisogno di svilupparsi, non possiamo andare avanti con varianti ad hoc. Serve un piano di sviluppo”. Il Carlino si è poi rivolto direttamente al consigliere comunale e capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli, il quale si è espresso in questi termini: “La notizia mi ha sorpreso, ma non entro nel merito di rapporti tra privati: è un tema che ha diviso molto la città, con interessi legittimi da entrambe le parti. A questo punto, però, bisognerà prenderne atto e ridisegnare la città mettendo mano al piano del commercio votato nel 2017 dalla giunta Drei. L’avevamo criticato quando eravamo all’opposizione, ne parlerò con il sindaco e il vicesindaco”.

Sempre a pagina 6, il Carlino riporta anche le dichiarazioni sull’accaduto del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, spiegando che nonostante il primo cittadino avesse sempre detto che “non si innamora” di nessun progetto, tuttavia «aveva anche fatto capire che sembrava improbabile che la sua amministrazione bloccasse un progetto imprenditoriale come quello proposto da Esselunga». “La notizia – ha detto il Sindaco al Carlino – da un lato mi rattrista perché l’arrivo di ogni marchio importante è positivo per la città. Dall’altro, il progetto aveva diviso la città e un sindaco non si rallegra mai di questo. Il ruolo del vicesindaco Daniele Mezzacapo? Ha fatto un lavoro egregio, condiviso con me, gestendo un’operazione che avrebbe portato importanti ricadute economiche. I nostri uffici stavano valutando le criticità sollevate dalle associazioni di categoria, per esempio sul traffico. Inutile dire se avremmo concesso la variante o no: ormai è acqua passata che, come si dice, non macina più. Non conosciamo le nuove strategie aziendali su quell’area. Mi preme chiarire ai cittadini che il nuovo soggetto potrà aprire comunque 10mila metri di superficie commerciale, senza bisogno di chiedere autorizzazioni o varianti. E questo per effetto del piano del commercio del 2017”. «Perché – chiude il Carlino – il punto è proprio questo: se approvata la variante avrebbe consentito a Esselunga di costruire un supermercato da 2.500 metri quadrati. Al momento sono autorizzati 10mila metri quadrati di commerciale e 3.500 di produttivo».

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