Nei giorni scorsi a un’asta di Sotheby’s, a New York, è stato aggiudicato il quadro “Ritratto di giovane con medaglione”, attribuito a Sandro Botticelli (Firenze 1445 – 1510), per la somma di 92 milioni di dollari, seconda quotazione (al primo posto c’è un Leonardo da Vinci) nella classifica dei dipinti più pagati di sempre. A sborsare la stratosferica cifra è stato un magnate russo.
A Modigliana il gruppo di ricercatori e storici che da anni cercano di approfondire la storia del “Baratto” hanno immediatamente capito che la notizia solo apparentemente non aveva alcun motivo di interesse locale, se non l’indiscutibile potere d’attrazione di una simile quantità di denaro. Invece il legame con la Romagna c’è e per trovarlo bisogna riallacciarsi proprio all’ormai antica storia del “Baratto di Modigliana”, secondo la quale nell’aprile del 1773 il figlio neonato di Lorenzo Chiappini, guardia carceraria del comune romagnolo allora ancora facente parte del territorio del Granducato di Toscana, venne scambiato alla nascita dal padre, per denaro, con una neonata partorita da una nobildonna francese presente in quei giorni a Modigliana col marito.
Le successive vicende videro quella che era ritenuta figlia del Chiappini, Maria Stella, andare in sposa, tredicenne, al cinquantenne barone Thomas Wynn, primo barone Newborough, trasferendosi poi nel grande castello di Glynllifon nel Galles, dove condusse vita da gran signora e dove venne accolta negli ambienti dell’alta nobiltà britannica come “Marchesina di Modigliana”.
Il primo legame fra il “Baratto” e il quadro del Botticelli risale alle nozze fra Lord Newborough e Maria Stella, quando il barone gallese per ingraziarsi la fanciulla acquistò quel dipinto a Firenze e gliene fece dono. Quindi quell’opera d’arte, oggi valutata 92 milioni di dollari, era di proprietà di Maria Stella, modiglianese di nascita a prescindere dall’identità dei genitori.
Gli studiosi del “Baratto” avanzano anche un secondo collegamento. Morto Lord Newborough nel 1807, tre anni dopo Maria Stella si risposò col barone russo Edward von Ungern Sternbergh, nipote del primo ministro dello Zar, e si trasferì per un certo periodo a San Pietroburgo dove fu accolta a corte.
A questo punto sorgono spontanee delle domande: perché il magnate russo avrebbe aggiunto ben 12 milioni di dollari alla quotazione di 80 milioni fissata come base d’asta, per un quadro il cui vero autore è stato a lungo messo in dubbio dagli esperti d’arte? Forse voleva quell’opera proprio perché appartenuta a Maria Stella?
Aggiungiamo un’altra curiosità che lega la Romagna a questa costosissima asta di New York: il ricchissimo “suddito” di Putin non si è limitato all’acquisto del “Ritratto di giovane con medaglione”: ha speso altri 1.023.000 dollari per aggiudicarsi il pannello che faceva parte di un cassone nuziale del XV secolo attribuito al pittore fiorentino conosciuto come “Maestro di Marradi”.
Gabriele Zelli
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