Una catastrofe dopo l'ultimo sondaggio della Swg
CESENA. Una tranvata. E’ quella che ha preso il Pd dopo l’ultimo sondaggio Swg. Tutti o quasi fanno o faranno finta di niente, ma il segnale che è arrivato è forte e chiaro. E, come se non bastasse, il verdetto è di una società di sondaggi della quale il Pd si è sempre fidato. Il dato dell’ultima rilevazione è chiaro: con Giuseppe Conte alla guida dei 5Stelle si stravolgono i rapporti di forza all’interno del “nuovo” centrosinistra. I 5Stelle sono quotati al 22 per cento (solo meno 0,3 rispetto alla Lega, primo partito) e il Pd scende al 14,2, preceduto anche da Fratelli d’Italia al 16,1.
La particolarità è che il nuovo leader dei pentastellati è stato scelto in un vertice ristretto (alla faccia dell’uno vale uno) guidato dal guru che è arrivato indossando uno scafandro da astronauta. Comunque il risultato del sondaggio non è una novità. C’erano segnali inequivocabili che portavano a pensare che Con Conte alla guida dei 5Stelle ci sarebbe stato un travaso di voti dal Pd ai 5Stelle. Quello che per molti è solo una questione di vasi comunicanti, per l’ormai ex partitone se non è una una catastrofe poco ci manca. E’ vero che nell’attuale frammentazione politica è difficile pensare che un partito possa ambire a percentuali vicine al trenta per cento, ma il quattordici o poco più sarebbe una quota che dovrebbe far riflettere. Soprattutto dovrebbe stimolare un partito che invece più che cercare di darsi un’identità è impegnato a guardarsi l’ombelico. L’impressione è che Il Pd sia malato di tafazzismo. È assurdo che in un momento come questo il partito sia in balia delle correnti che, anziché pensare a come rilanciarlo, studiano il modo per cacciare il segretario.
Chi invece tenta di vedere il bicchiere mezzo pieno cerca di consolarsi col fatto che la Swg ha sancito che il “nuovo” centrosinistra ha una base elettorale che supera il 40 per cento. Che ancora sarebbe largamente inferiore a quella di un centrodestra compatto, ma se la giocherebbe in caso di tripolarismo: sinistra, centro e destra. Ma accontentarsi di questo sarebbe poco. Qualcuno però potrebbe rispondere piuttosto che niente è meglio piuttosto. Ma accontentarsi potrebbe essere l’inizio della fine. Ora serve battere un colpo, ma di quelli veri.
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