Gli errori della politica

Fondamentale la selezione della classe dirigente

CESENA. Con i comitati si deve dialogare, mai governare. La frase non è mia, ma di un amici che stimo e, comunque, sono parole condivisibili in tutto e per tutto. A Cesena, tanto per fare un esempio, ci sono esempi lampanti: se Gallina non fosse andato avanti nonostante la protesta non avrebbe fatto la Busca, Preger non avrebbe concluso i parcheggi interrati della Barriera e la secante, Lucchi non avrebbe trasformato piazza della Libertà e impostato il nuovo ospedale e le tre piazze.

Questo non vuol dire che i comitati siano piccoli, brutti e cattivi. Ma hanno una visione limitata al tema a loro caro, mentre chi governa deve averla a 360 gradi. Per questo ci si deve confrontare, ma vanno presi a piccole dosi, anche perché, nella quasi totalità dei casi, non sono portati alla mediazione. Partono dal presupposto che hanno ragione e non prendono in considerazione opzioni alternative.

Per carità, sono persone da apprezzare, se non l’altro per il loro impegno civico. E’ meno condivisibile il comportamento dei quei politici che saltabeccano da una protesta all’altra per cercare di ricavarne un tornaconto elettorale. La politica è un’altra cosa. O, forse, sarebbe meglio dire “dovrebbe”. Perché quello di cercare scorciatoie per aumentare il consenso è un metodo sempre più utilizzato. Questo non significa che i politici si debbano disinteressare della protesta, ma devono concentrarsi in particolare sulla proposta avendo anche l’onestà intellettuale di riconoscere quando un’idea elaborata da altri è buona. Perché, come scrive oggi Mattia Feltri su La Stampa: l’originalità non è altro che un’imitazione giudiziosa, cioè non è appropriarsi di un’idea altrui, ma di farla propria e farlo bene.

In buona sostanza tutto è legato alla qualità delle persone, leggesi selezione della classe dirigente. In particolare è il centrosinistra la parte politica che nell’ultimo periodo ha sbagliato diverse scelte. Soprattutto ignorando il fatto che anche negli anni del grillismo e del leghismo a livello locale venivano premiati i progetti, mentre a livello nazionale ha scelto di scimmiottare male Lega e 5Stelle mentre avrebbe dovuto proporre valori contrapponibili al qualunquismo.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.