C’è Beatrice per il concerto di Seicento Stravagante e Silvia Frigato

RAVENNA. Mercoledì 9 e giovedì 10 giugno, alle 19.30, i nuovi appuntamenti dei Vespri danteschi a S. Francesco.

13 aprile 1300, tarda mattinata: Dante descrive l’apparizione di una donna coperta da una nuvola di fiori; indossa un velo bianco e una ghirlanda di ulivo, un mantello verde e una veste color fiamma. Non ha bisogno di vederne il volto per riconoscere l’amata Beatrice. È questo incontro, narrato nel canto XXX del Purgatorio, che Seicento Stravagante e Silvia Frigato ripercorrono con il concerto Veni, sponsa de Libano mercoledì 9 e giovedì 10 giugno, alle 19.30, per i Vespri danteschi di Ravenna Festival nella Basilica di S. Francesco. David Brutti al cornetto, Nicola Lamon all’organo e il soprano Silvia Frigato hanno scelto mottetti sacri del Seicento, inclusi brani di Monteverdi e Francesco Cavalli, arricchiti da citazioni bibliche tratte dal Cantico dei Cantici, dai Vangeli e dal Libro dei Salmi. Completa il programma un madrigale di Luca Marenzio sul testo dantesco “Così nel mio parlar”, la canzone che conclude il ciclo delle cosiddette Rime petrose. Come per tutti gli appuntamenti dei Vespri il costo del biglietto è 1 Euro.

Come quando il sole sorge velato da spessi vapori che tingono di rosa l’oriente e permettono di fissare lo sguardo sull’altro, così Beatrice appare a Dante, il cui spirito “d’antico amor sentì la gran potenza” (Pur. XXX, 39). Preannunciato già nei canti XXVII e XXIX, l’incontro con Beatrice, fra i cori dei ventiquattro seniori e i lanci di fiori degli angeli, si compie nell’abbondanza di elementi simbolici e cristologici. Eppure l’episodio conserva una grande carica emotiva: Virgilio, che ha guidato Dante attraverso i cerchi dell’Inferno e sulle terrazze del Purgatorio, non è più al suo fianco e gli aspri rimproveri di Beatrice riducono il Poeta in lacrime. Borges, grande lettore della Commedia, avanza persino l’ipotesi che la scena sia il nucleo originario del poema, quello attorno a cui Dante ne ha costruito l’intera architettura. Anche nella visione la donna amata rimane severissima, irraggiungibile…e proprio per questo ispira il più struggente sentimento.

Alla ricca allegoria di quella scena il concerto contrappone musiche di Nicolò Corradini, Giovanni Martino Cesare, Claudio Monteverdi, Biagio Marini, Girolamo Frescobaldi, Alessandro Grandi, Francesco Cavalli, Andrea Gabrieli, Tarquinio Merula, Luca Marenzio – autori di un secolo che è considerato, appunto, “stravagante” per eccellenza, capace di esprimere momenti di eccentricità visionaria contrapposti a picchi di classicismo formale.

Creato nel 2018, quando ha debuttato proprio a Ravenna Festival, il duo Seicento Stravagante è composto da David Brutti e Nicola Lamon. Dopo anni di riconoscimenti e concerti in ambito contemporaneo, jazz e classico, David Brutti ha iniziato lo studio del cornetto e della prassi musicale rinascimentale e barocca nel 2012, presto collaborando con ensemble quali Accademia Bizantina, La Veneziana, Odhecaton. Nicola Lamon è organista presso la Basilica di S. Marco di Venezia; all’organo e al clavicembalo ha ottenuto premi in concorsi nazionali e internazionali ed è attualmente impegnato nell’esecuzione integrale dei due libri de Il clavicembalo ben temperato di J. S. Bach. A loro si unisce Silvia Frigato, che ha approfondito lo studio del repertorio sei-settecentesco con Roberta Invernizzi, Sara Mingardo, Marina De Liso e Lorenzo Ghielmi; è stata diretta da, fra gli altri, Ottavio Dantone, Federico Maria Sardelli, Fabio Biondi.

Venerdì 11 e sabato 12 giugno i Vespri danteschi ospitano invece l’ensemble Palamento per ripercorrere la vita di Dante con musiche trecentesche e il Trattatello di Boccaccio, mentre domenica 13 giugno l’Ensemble Biscantores dedica il seicentesco Dies irae del compositore bergamasco Giovanni Legrenzi alle vittime della pandemia. La rassegna tornerà quindi in scena dal 7 al 13 luglio con altri tre diversi programmi.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org  

Questo post è stato letto 199 volte

Commenti Facebook