RAVENNA. Martedì 13 luglio, ore 21.30, alla Rocca Brancaleone con l’Orchestra Filarmonica Italiana.
È italiano uno dei più grandi sassofonisti del mondo. E martedì 13 luglio, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, Marco Albonetti è protagonista di Romance del diablo, il secondo tributo di Ravenna Festival ad Astor Piazzolla per il centenario della nascita del compositore argentino. Dopo l’opera-tango Maria de Buenos Aires, alla musica strumentale spetta il racconto della grande rivoluzione sonora portata nel secondo Novecento da Piazzolla, capace di far dialogare tango e classica, jazz e canzone popolare in uno stile personale e universale allo stesso tempo. Accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Italiana, Albonetti affronterà i grandi capolavori di Piazzolla: le Cuatro Estaciones Porteñas (le quattro stagioni di Buenos Aires, risposta argentina al capolavoro vivaldiano), Libertango, Años de Soledad, Oblivion e Romance del diablo, che dà il titolo alla serata. Brani che dalla originaria veste cameristica per cinque elementi si presenteranno in una più ampia formazione orchestrale con la parte del bandoneón trascritta per il sassofono, strumento che con la sua duttilità e i suoi chiaroscuri diventa l’appassionata voce narrante del programma. L’appuntamento, reso possibile grazie al sostegno di CNA Ravenna e Arco Lavori, è già sold-out ma sarà in streaming su ravennafestival.live.
“Ho avuto due grandi maestri: Nadia Boulanger e Alberto Ginastera. Il terzo è stato Buenos Aires,” spiegava Astor Piazzolla. La capitale argentina fu sempre il fuoco inesauribile della sua ispirazione, alimentato da una solida conoscenza del repertorio classico. A differenza delle Quattro stagioni di Vivaldi, le Cuatro Estaciones Porteñas (i Porteños sono gli abitanti della capitale) non nacquero come corpus unico, ma furono il raggruppamento di brani scritti tra il 1965 e il 1970 per una formazione di quintetto (violino o viola, pianoforte, chitarra elettrica, contrabbasso e bandoneón). Nel concerto di Ravenna Festival la parte del bandoneón è stata trascritta per sassofono mentre le altre parti del quartetto sono state orchestrate da Albonetti e Pablo Ziegler (pianista e arrangiatore che ha a lungo accompagnato Piazzolla) rendendo questa musica ancora più ricca e stratificata.
Del resto, solo uno strumento come il sassofono, con la sua duttilità nel dialogare con l’orchestra e nel restituire i chiaroscuri con voce quasi umana, poteva reggere il peso dell’eredità del principe degli strumenti del tango. Per Piazzolla, come evidente in Maria de Buenos Aires, tango significa amore e morte. E Romance del Diablo è il manifesto di questa visione, già sviluppata in pezzi come Tango del Diablo e Vayamos al Diablo. Pubblicato nel 1974, Libertango è invece la più nota composizione piazzolliana, e ne segna la transizione verso il cosiddetto Nuevo Tango. Otto anni dopo, nel suo periodo in Italia, Piazzolla compose Oblivion per il film Enrico IV diretto da Marco Bellocchio; fu un passo ulteriore verso nuovi contributi che venivano da jazz e classica. Años de Soledad (Anni di solitudine) è invece un’evocazione viscerale della disperazione che Piazzolla volle esprimere anche coi lamenti del sassofono di Gerry Mulligan, uno dei punti più alti mai raggiunti dal jazz e dal tango fusi insieme.
La standing ovation ricevuta al suo debutto come solista presso la Carnegie Hall di New York dice molto della carriera di Marco Albonetti, che svolge un’intensa attività concertistica e didattica in tutto il mondo. La sua peculiarità è quella di rappresentare un blend di tecniche e stili diversi, non rinnegando la formazione classica. Ha calcato importanti palcoscenici internazionali come il Wiener Saal di Salisburgo, la Konzerthaus di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia, la Great Hall di Johannesburg, il Palau de la Musica Catalana di Barcellona, Palau de la Musica di Valencia, la Khachaturian Philharmonic Hall di Erevan o la Zhongsan Hall di Taipei. Al centro della sua carriera c’è il ruolo di solista con le orchestre, che lo porta a suonare con Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra da Camera di Mantova, I Virtuosi Italiani, I Pomeriggi Musicali, National Chamber Orchestra of Armenia, St Michel Strings o Latvian Philharmonic Chamber Orchestra. Interprete di musica contemporanea, ha collaborato per molti anni con Luciano Berio e Milva, e gli sono state dedicate numerose nuove composizioni. In febbraio, il suo omaggio discografico ad Astor Piazzolla per il centenario della nascita è stato pubblicato con il titolo di “Romance del Diablo” per Chandos Records.
Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
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