A Cesena il convegno su Dario Fo, Franca Rame e le case del popolo

Furono promotori di una rivoluzionaria iniziativa culturale

CESENA. Alla fine degli anni Sessanta il collettivo teatrale Nuova scena di Dario Fo e Franca Rame e l’Arci furono promotori di una rivoluzionaria iniziativa culturale, che si proponeva di cambiare radicalmente il mondo teatrale. L’idea era quella di portare gli spettacoli fuori dai teatri tradizionali, frequentati solo da una ristretta elite, allestendoli nei luoghi di ritrovo delle persone comuni, a partire dai Circoli e dalle Case del popolo. Il pubblico veniva sollecitato a contribuire all’allestimento delle rappresentazioni e alla stesura dei testi, che prendevano spunto da esperienze reali della vita quotidiana. I risultati di questo lavoro andarono oltre ogni previsione: fra il 1968 e il 1970 in tutta Italia il “circuito teatrale alternativo” realizzò quasi mille spettacoli, con una stima di oltre mezzo milione di spettatori, in gran parte persone che fino ad allora mai avevano avuto occasione di andare a teatro e che erano sempre state escluse dal mondo della cultura. Di questa straordinaria esperienza, le Case del popolo romagnole furono uno dei teatri principali e il punto di partenza originario.

Fu proprio presso a Casa del Popolo di Sant’Egidio di Cesena, infatti, che il 25 ottobre 1968 andò in scena il primissimo spettacolo del nuovo circuito teatrale alternativo, “Grande pantomima con bandiere e pupazzi piccoli e medi”, scritto da Dario Fo. In meno di due anni, fra Forlì, Cesena, Cesenatico e Ravenna la compagnia di Fo e Rame allestì decine di spettacoli, con grande successo di pubblico. Allo scopo ricostruire e raccontare questa grande esperienza culturale, il Circolo cooperatori e la Fondazione Fo-Rame, con il patrocinio del Comune di Cesena e la collaborazione dell’Arci di Cesena, Forlì e Ravenna, di Legacoop Romagna, delle cooperative Novacoop e Unica e della Casa del popolo di Sant’Egidio, ha organizzato per lunedì 29 novembre (ore 15.30 palazzo del Ridotto) un convegno dal titolo “Una rivoluzione. Dario Fo, Franca Rame e le Case del popolo di Romagna negli anni Sessanta: nuovo teatro, nuova società”. L’iniziativa si inserisce all’interno di un più ampio progetto di ricerca sulla storia delle case del popolo romagnole portata avanti ormai da tre anni dal Circolo cooperatori.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Il programma si apre con i saluti del sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e della consigliera della Regione Emilia-Romagna, Manuela Rontini. La prima sessione, coordinata dalla presidente della Fondazione Fo Rame, Mattea Fo, è intitolata “Le case del popolo romagnole, Dario Fo – Franca Rame e il nuovo circuito teatrale fra il 1968-70: una esperienza innovativa e cooperativa”. Prendono la parola Federico Morgagni (storico), Anna Bandettini (critica e saggista teatrale). Seguono la proiezione di filmati e foto d’epoca e la seconda sessione, presieduta da Valdes Onofri, consigliere del Circolo Cooperatori, con testimonianze di Jacopo Fo (attore, Fondazione Fo Rame), Leo Gurioli (già dirigente Arci e Legacoop – Forlì / Cesena), Piero Sciotto (compagnia “La Comune” di Dario Fo e Franca Rame), Ivano Marescotti (attore), Gabrio Casadei Lucchi (già sindaco di Cesena).

Per l’accesso alla sala è obbligatorio il Green Pass. Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming sui canali social di Circolo Cooperatori, Fondazione Fo Rame e Legacoop Romagna. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Cesena e il contributo della Regione Emilia-Romagna (legge Memoria e storia del ‘900) ed è realizzata in collaborazione con Arci di Cesena, Forlì e Ravenna, Casa del Popolo di Sant’Egidio, Legacoop Romagna, Novacoop, Unica Soc. Coop.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.