L'allarme rosso da parte dell'Ad dell'azienda di Pievesestina lo ha lanciato sul Corriere della Sera e Bruno Piraccini gli ha fatto eco in tivù
CESENA. “Costi su del 20 per cento per energia e imballaggi. Possiamo resistere solo qualche mese” lo ha detto Giancarlo Foschi, amministratore delegato di Orogel, in un’intervista pubblicata tre giorni fa nella pagina economica del Corriere della Sera.
Precisa che il prezzo dell’energia è quadruplicato passando da 50-55 euro al megawatt ai 220 di oggi. Per Orogel comporta una crescita del 10% dei costi complessivi. Poi c’è l’aumento dei costi degli imballaggi, dal cartone alla plastica e la crisi della logistica: un container diretto negli Usa costava 5 mila dollari, oggi 20 mila. In totale i costi complessivi sono aumentati del 20%. Ma potrebbe non essere finita. Gli aumenti colpiscono anche i produttori che, di conseguenza, chiedono un aumento dei prezzi della materia prima. Insomma, si rischia di entrare in una spirale pericolosa.
Foschi teme che il vero pericolo sia un drastico calo dei consumi. Poi cala il carico da undici e all’intervistatore del giornale di via Solferino dice: “Sa cosa mi colpisce però in tutta questa storia? I bilanci record di molti operatori della logistica. È sicuramente vero che in quel settore la pandemia ha scardinato tutti gli equilibri e che molti container girano ancora a vuoto. Ma l’impressione è che ci sia qualcuno che specula per fare extraprofitti anche al prezzo di mettere in ginocchio intere filiere e i consumatori finali. Una situazione su cui bisognerebbe trovare il modo di intervenire».
Però non vede eccessive vie d’uscita oltre all’aumento della produzione nazionale di gas. Ritiene che l’ipotesi potrebbe essere mettere un tetto ai prezzi. Poi ha aggiunto che Orogel ridurrà i margini al minimo e si augura che tutti gli altri facciano lo stesso.
Lo stesso allarme è stato lanciato a Omnibus, trasmissione in onda su la7, da Bruno Piraccini, presidente e fondatore di Orogel: “In questo momento – ha detto – stiamo producendo in perdita e questo potrà andare avanti per pochi mesi e crea una situazione a caduta che mette in difficoltà tutta la filiera. Occorre un intervento per calmierare i prezzi dell’energia per evitare che questa inflazione si radichi, si consolidi”.
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