Miss, ma soprattutto scrittrice

Sara Conci, prefinalista di Miss Mamma Italiana, è autrice di molti libri. L'ultimo tratta il tema della violenza sulle donne

CESENA. Nel 2021 è stata prefinalista di Miss Mamma Italiana. Sara Conci è mamma di Luce di sette anni, inoltre è impegnata a livello culturale. Da sempre coltiva la passione per la scrittura nelle sue molteplici forme. Nel 2017, insieme ad altri autori, ha inaugurato la collana per bambini “Il volo della streghetta” (Macabor editore) con sei fiabe per un sorriso. Nel 2018 è stata premiata al concorso aforismi “Perle quotidiane”. Nel biennio 2018-2019 ha compartecipato a un progetto di psicoterapia e scrittura in un ospedale pubblico. Tra le sue pubblicazioni “Racconti di un arcobaleno vagabondo” (Macabor), la favola de Il Sole e il Piccolo Fiore e Attraversando l’arcobaleno (Giambra), la storia vera “Tutto iniziò un giorno” (La mia creazione).

Il suo ultimo libro è “La forza di una madre” (Edizioni Faro, 232 pagine). E’ una storia dura che parla di violenza, di donne sopravvissute e di un uomo abusante. Vicenda che si articola in un arco temporale di cinque anni legate ad un filo invisibile: è lo stesso uomo ad abusare di loro. La penna sensibile di Sara Conci ha portato alla luce le loro storie in modo documentale. 

Sara Conci

Quale messaggio ha voluto lanciare?

“Non si può restare spettatori di fronte alla violenza. Spero che il volume dia il coraggio di intervenire a chi è testimone di qualche forma di violenza e sostenga le donne sopravvissute alla violenza o quelle che stanno affrontando iter giudiziari che spesso diventano pesanti forme di vittimizzazione secondaria, in cui le donne sono anche vessate”.

A chi è rivolto il libro?

“Vorrei venisse letto da uomini e donne, perché contiene riflessioni utili a tutti, contro ogni genere di violenza. Le parole possono distruggere, ma anche liberare, sostenere, creare cambiamento e rinascita”.

La copertina dell’ultimo libro

Quando ha iniziato a scrivere?

“Fin da bambina. Mi sembra di averlo sempre fatto. Mi ricordo, fra l’altro, che scrivevo letterine al nonno materno morto e le mettevo sulla finestra”.

Qual è il suo stile?

“Non so se ho uno stile. Scrivo quello che mi viene da dentro”.

Come è finita sulla passerella di Miss Mamma?

“Voglia di partecipare, di mettermi in gioco. Mi sono buttata”.

In passato aveva avuto altre esperienze?

“Non identiche. Ero stata ragazza immagine della finale europea di Cartuning. Da giovanissima mi avevano suggerito di iscrivermi alle selezioni di Miss Italia, ma non l’ho mai fatto”.

Perché?

“Non me la sentivo”.

La sfilata come è andata?

“Imbarazzata. Volevo finisse subito. Sembravo un giaguaro da quanto ero veloce. Non fa per me. Non a caso non ho proseguito”.

Eppure lei presenta.

“E’ vero. Ma in quel caso non ho problemi, come quando lo faccio ai mercatini di Natale”.

Sogni nel cassetto?

“Non ho grandi sogni. Ho la fortuna di essere sempre stata felice. Mi piacerebbe avere una casetta di proprietà”.

Sara Conci con Paolo Teti

Rimpianti?

“Non ho grossi rimpianti”. 

Tratti distintivi del suo carattere?

“Solare, mi piace la solitudine, il silenzio totale e ho la capacità di perdonare”.

Quanto aiuta la bellezza?

“Da sola non basta, ci vuole anche la testa”.

Lei ha scritto un libro sulla violenza. Ha avuto problemi con gli uomini?

“Un paio. Da giovane mentre facevo un book il fotografo ha allungato le mani e l’ho respinto. Ho avuto anche un datore di lavoro che fece avance e dopo la mia risposta negativa mi fece dei dispetti”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.