RAVENNA. Nella cornice di un teatro Rasi completamente sold out, il festival Corti da Sogni – Antonio Ricci si è concluso, sabato 30 aprile, con la serata di proclamazione e proiezione delle opere vincitrici. Hanno trionfato lavori provenienti da Francia, Russia, Egitto, Brasile e Italia.
“Dopo due anni di grande difficoltà per il comparto cinematografico, ci ha riempito di gioia rivedere il teatro Rasi pieno di pubblico e poter dialogare con tanti ospiti sul palco – commentano gli organizzatori –. I cortometraggi ancora una volta hanno proposto un viaggio senza confini affrontando i principali temi della società contemporanea. Le opere provenienti da 24 nazioni hanno accompagnato le cinque giornate di proiezione, proponendo un vero e proprio giro del mondo alla scoperta delle culture e delle società di Paesi vicini e lontani. Il circolo Sogni ringrazia il pubblico, gli ospiti e tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile la manifestazione. Dopo due anni di assenza, il festival è tornato nella splendida cornice di un Teatro Rasi completamente rinnovato e che, ancora una volta, ha conquistato gli ospiti del festival grazie alla sua bellezza e fruibilità. Un particolare ringraziamento va allo staff di Ravenna Teatro che ancora una volta ci ha assistiti e aiutati nella gestione delle cinque giornate”.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, con la Uicc, con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione di Cinemaincentro, associazione Solaris e Nightmare Film Fest.
I corti vincitori
Il corto francese “Free Fall” di Emmanuel Tenenbaum si è aggiudicato l’European Sogni Award. Riportandoci al 11 settembre 2001, l’opera mostra, da una prospettiva inedita e spiazzante, gli attentati che sconvolsero il mondo dal punto di vista politico ma anche economico. Il premio è stato consegnato da Walter e Rosanna Ricci (genitori di Antonio Ricci, alla cui memoria è dedicato il festival) al rappresentante della casa di distribuzione Zen Movie, Alberto De Angelis. Sul palco i giurati Germano Gentile e Tiziano Gamberini.
Nella sezione riservata alle opere italiane (Made in Italy) ha trionfato “Big” di Daniele Pini: una commedia nera sul tema della violenza familiare e sull’emarginazione, in cui la protagonista cerca di ribellarsi a una situazione che sembrerebbe senza vie d’uscita. I giurati Matteo Cavezzali, Corrado Ravaioli e Monica Mazzotti hanno consegnato il premio a Luca Massaro, uno degli splendidi interpreti di un’opera che vanta un cast assolutamente straordinario.
La categoria Sogni d’Oro (riservata ai corti provenienti al di fuori dell’Europa) è stata vinta da “I am afraid to forget your face” dell’egiziano Sameh Alaa, già vincitore della Palma d’oro a Cannes. Sul palco i giurati Fabio Patrassi e Alessandro Renda.
Per il cinema d’animazione, il Premio Giuseppe Maestri (dedicato al grande incisore ravennate) è andato all’opera russa The encounter di Aleksandra Krivolutskaia.
Nella sezione riservata ai videoclip, Frequenze in corto, la giuria composta da Stefania Luzietti e Gerardo Lamattina ha premiato El camino de las estellas di Matelot Nicolas e Boitelle Lucille. Composer: Vanderstraten Cèdric
Il premio del pubblico sala
Le due commedie Come a Micono dell’italiano Alessandro Porzio e Work It Class del regista spagnolo Pol Diggler si sono contese il premio Creatività in corto. Il pubblico in sala ha premiato l’opera italiana che affronta con ironia il tema dell’accoglienza. Il sindaco di una piccola isola italiana si ispira allo spot di una favolosa isola greca per frenare la caduta demografica della sua comunità. Gli effetti del rilancio turistico della località avrà però effetti inaspettati.
Le sezioni riservate alle scuole
Gli studenti della classe seconda C del liceo scientifico Oriani (coordinati dalla professoressa Angela Malfitano) hanno premiato, nella categoria Film School, il corto brasiliano Espectro di Thiago Rosestolato e Raul Paiva Mello in cui il giovane protagonista vive nel ricordo del padre scomparso.
Per le scuole medie, per la categoria Mitici Critici, la classe terza D della Guido Novello (coordinata da Rossana Ballestrazzi) ha premiato l’opera francese “Tatooed” di Jean Baptiste Desséaux (Francia).
Questo post è stato letto 198 volte