Giornalismo romagnolo in lutto
FORLI’. Giornalismo romagnolo in lutto: è morto Gaetano Foggetti, 56 anni, per 25 anni resposabile della redazione di Forlì del Corriere Romagna e presidente dell’Ail. Lascia la moglie Patrizia, i figli Alberto e Lucia, la mamma Liliana e i fratelli Paola e Marco. questo il ricordo dell’associazione stampa Forlì Cesena firmato anche da Matteo Naccari, presidente dell’associazione stampa regionale.
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Il mondo dell’informazione romagnolo piange la scomparsa di Gaetano Foggetti. La notizia della sua scomparsa lascia attoniti e senza parole. Fino a pochi mesi fa la sua attività in ambito editoriale e la presenza agli incontri costituiva un punto di riferimento. Fino alla sera in cui l’attesa del suo arrivo è stata seguita dalla notizia di un problema di salute. Mancavano pochi giorni a Natale e da allora il pensiero della famiglia romagnola del giornalismo non ha mai distolto l’attenzione dalle condizioni di salute del collega e dell’amico. Oggi piangiamo l’amico e il collega e ci stringiamo con affetto e vicinanza alla sua famiglia, alla moglie Patrizia, ai figli, alla mamma, ai fratelli, agli amici e ai tanti che hanno lavorato insieme a lui.
Gaetano è entrato nel settore dell’informazione da giovanissimo e fin da subito ha mostrato qualità, carattere, equilibrio, caratteristiche essenziali per svolgere bene questo mestiere e per svolgere ruoli di direzione. Dalla cronaca nella carta stampata quotidiana ai telegiornali televisivi, fino all’editoria con la cooperativa “L’Almanacco”, Gaetano si è fatto valere, acquisendo riconosciuta autorevolezza. Una delle sue qualità è stata quella di formatore dei giovani giornalisti che, soprattutto da storico direttore della sede forlivese del Corriere Romagna, ha accompagnato e fatto crescere durante vent’anni di impegno. Gaetano è stato un maestro: insegnava senza imporre, promuoveva l’autonomia aiutando a comprendere meglio l’importanza dei tempi, dei linguaggi, della correttezza.
Senza approfondire elementi della personalità e delle attività portati avanti da Gaetano in altri, importantissimi ambiti della dimensione collettiva a cominciare dall’Associazione Italiana Lotta alle Leucemie, merita di essere sottolineato il suo impegno nella promozione della memoria del territorio. La realizzazione dell’Almanacco annuale, prima, e in seguito dei libri sui quartieri e sulle frazioni di Forlì non rappresentava solo un’esperienza editoriale ma era un modo per raccontare cronache antiche e moderne del territorio. E tutte le presentazioni erano un successo anche grazie alle capacità di presentazione e di moderazione che ne facevano un conduttore di rango dei confronti. Gaetano era brillante, cortese e determinato. Il suo insegnamento e la sua testimonianza sono un patrimonio comune, una matrice di valori positivi alla quale attingere per far vivere, e crescere, il giornalismo romagnolo.
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