E' il rischio che corre l'Italia
CESENA. Veramente c’è chi si meraviglia per quello che sta succedendo a livello politico? I grillini del resto sono una compagine con una bassa cultura di governo e guidata da un leader (Giuseppe Conte) che ha dimostrato di non avere una grossa personalità e, soprattutto, di essere in balia dei suoi vicepresidenti, dei quali due su tre sono antidraghiani fino al midollo. Sono due (Paola Taverna e Riccardo Ricciardi) che hanno visioni politiche opposte. Lei era a suo agio nell’alleanza con la Lega, lui è a sinistra del Pd, ma per entrambi il richiamo dell’opposizione è un irresistibile canto delle sirene. Poi c’è Casalino che dopo la catastrofica gestione dei responsabili pare essere tornato lo spin doctor dei pentastellati.
Tutti però hanno sbagliato una previsione: pensavano che Draghi restasse al suo posto e così avrebbero avuto davanti diversi mesi per fare opposizione e riconquistare elettori. Ma il presidente del Consiglio fino ad ora ha fatto marameo e in questo momento le elezioni anticipate (di sette mesi) sono l’ipotesi più probabile.
Una tornata elettorale che potrebbe sorridere al centrodestra se, come sembra, si presenterà unito. E, stando alle previsioni di Nando Pagnoncelli, pubblicate oggi sul Corsera, potrebbe essere una vittoria schiacciante soprattutto se, come appare inevitabile, nella sinistra non si farà il campo largo agognato da Letta.
Per il centrodestra non si prospetta una maggioranza bulgara, ma quasi, stando ai sondaggi di Pagnoncelli. Poi ci sarà da ridere. I problemi maggiori rischiano di esserci in politica estera. Siccome è probabile che la guerra in Ucraina si protrarrà per un po’ di tempo, non farà facilissimo trovare la sintesi sull’atlantismo spinto della Meloni e le posizioni filorusse di Salvini. I due, invece, potrebbero avere più vicinanze sull’aspetto economico, ma ad aver mal pancia rischierebbe di essere Forza Italia che, insieme alla parte più governista della Lega (a partire dai governatori) non ne vogliono sapere di andare allo scontro con l’Europa cosa che, invece, è più nel dna di Fratelli d’Italia e di quei consulenti vicino a Salvini ai quali, forse, nei giorni scorsi si riferiva Giorgetti quando ha parlato di rivoluzionari di scuola Radio Elettra. Ecco, il pericolo è proprio quello: avere un governo con persone formatisi con Radio Elettra. Evitiamolo, per favore.
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