“L’incremento delle imprese femminili attive segnalato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini è un dato confortante se si pensa che il superamento del gender gap porterebbe a guadagnare da 9 a 11 punti percentuali di PIL”. Lo afferma Simona Viola, candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra. “La Romagna è un territorio a forte vocazione imprenditoriale, in cui le donne hanno maggiori opportunità. Dobbiamo continuare a sostenerle e a favorire la loro partecipazione alla vita economica con incentivi e sostegni alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per questo ci impegniamo a superare le discriminazioni fiscali di genere o dei “percettori del secondo reddito”, che sono generalmente le donne, e a ridurre il gender gap lavorativo incentivando l’occupazione lavorativa femminile. Resta comunque ancora lunga la strada che le donne devono tuttora percorrere verso la paritetica partecipazione alla vita economica e politica della società. Certo proposte come quella di Giorgia Meloni di eliminare le ‘quote rosa’ non sono certo di aiuto.
Abbiamo ancora bisogno delle quote e, per ora, non possiamo permetterci di rinunciarvi: sono uno strumento che ha avuto solo effetti benefici sulla vita delle imprese, nessuna controindicazione, e che da un importante contributo al coinvolgimento delle donne nel mondo dell’economia e delle imprese. Il centrodestra vuole riportare indietro l’orologio della storia e azzerare i traguardi conseguiti, +Europa invece, e la coalizione di centrosinistra, vogliono veder crescere di numero ogni mese le imprese femminili in Romagna”.
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