Primo esempio di urbanismo tattico
CESENA. Un nuovo modo di vivere gli spazi scolastici – e urbani – intorno alla stazione. Questa mattina è stata inaugurata “ABC” la nuova piazza scolastica temporanea della città di Cesena progettata e realizzata dagli studenti del Dipartimento di Architettura di Cesena e Bologna insieme alla ditta Arco.Wood. Ma è più di una piazza, è una nuova porta della città che rafforza il collegamento fra la stazione e il centro storico e che si pone come un dinamico corridoio policromatico che accompagna studenti e pendolari nei loro spostamenti.
“Questa mattina inauguriamo un luogo – commentano le assessore ai Progetti Europei Francesca Lucchi e alla programmazione urbanistica Cristina Mazzoni – dove sostare, socializzare e promuovere iniziative. È un bene di tutti, libero, aperto e inclusivo, posto al centro di un’area in cui protagonisti sono gli studenti. Si tratta del risultato di un inedito percorso partecipato di urbanismo tattico interamente gestito dagli studenti del Righi e dell’Università e promosso, nell’ambito del progetto Kairòs, con l’intenzione di introdurre un nuovo linguaggio: un alfabeto (l’ABC) attraverso cui la cittadinanza possa apprendere un modo di vedere e di vivere questi spazi. L’urbanismo tattico – spiegano le assessore – rappresenta un nuovo approccio all’urbanistica che vede la realizzazione di interventi leggeri, condivisi, temporanei e di grande valore comunicativo, per sperimentare nuovi utilizzi delle aree in cui si interviene e riattivare gli spazi urbani attraverso il coinvolgimento della città. In modo particolare la sperimentazione di #StazioniAMO si inserisce in continuità con il percorso portato avanti all’interno del Piano di Azione Integrato (IAP) elaborato dal progetto Kairós e con le attività di coinvolgimento dei giovani portate avanti dal Laboratorio Aperto di Casa Bufalini, con lo scopo di realizzare azioni concrete di partecipazione e riappropriazione dei luoghi anche nelle zone più decentrate della città”.
ABC, Arrigoni Bene Comune è un progetto che si propone di far sì che l’area della stazione, che sarà oggetto di una integrale riqualificazione equivalente a un investimento di circa 20 milioni di euro, tra il piazzale delle corriere, la velostazione e l’ex Fricò, possa diventare la porta della città, non soltanto luogo di passaggio, ma luogo da vivere e da scoprire.
Il progetto, che insieme alle altre azioni proposte concorre a valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di trasformazione che coinvolgerà tutto il comparto della stazione nei prossimi anni, attraverso progetti di pedonalizzazione, mobilità sostenibile e interventi di micro-rigenerazione urbana, parte da due assi generatori principali che si incrociano ortogonalmente in una posizione centrale rispetto all’intera area di intervento: in ottica progettuale questo incrocio diventa il punto di snodo dell’intero spazio che, con un disegno a terra, rafforza la dimensione del pedone e lo orienta con delle semplici indicazioni volta a indirizzare le persone verso i luoghi di maggior interesse all’interno della città e rimandare agli spazi progettati all’interno dell’area. I segni a terra (e in verticale su alcune sedute) sono di tre colori diversi: in blu il percorso delle scuole, con gli accessi che conducono alla stazione, ai licei, al centro e che riprende le linee dei binari partendo da un punto focale/navigatore che illustra le direzioni e i tempi di percorrenza verso gli highlights principali della città e le relative distanze; in arancione una linea del tempo che permette di ripercorrere idealmente i principali momenti della storia dell’Arrigoni con l’indicazione degli anni e delle immagini sintetizzate; in giallo un disegno utilizzato in tutta l’area che si basa su un lavoro di scomposizione della pavimentazione esistente e che rimanda alla geometria e forma dei pixel, dando movimento al disegno e creando diverse “aule”.
Questo post è stato letto 192 volte