Bilancio positivo per l'Agorà dei libri
di Vincenzo Marano
Quattro giorni di “Agorà”, per i protagonisti del “Leggilibri”, “una vulcanica capacità di tessere le relazioni fra gli scrittori” che ha trovato, nel cortile d’Onore del Palazzo Reale di Napoli, il suo spazio energetico per una “maratoneta” letteraria.
Nel corso dei quattro giorni, alla stand Rai, si sono avvicendati tutti gli scrittori che il conduttore, Claudio Ciccarone ha coinvolto, nel corso di questi due anni e mezzo di messa in onda, in televisione. Complice di questo originale convivio di umanità è stata la prima edizione del “Campania libri festival” della lettura e dell’ascolto, che si è svolta, dal 29 settembre al 2 ottobre. L’ indovinata rubrica televisiva della durata di alcuni minuti, prodotta dal centro di produzione Rai di Napoli, in onda al giovedì, nel tgr campano delle ore 14, ha dato i suoi frutti. Fin dal primo giorno del festival, lo stand del “Leggilibri” ha registrato la presenza costante di scrittori e piccoli editori. “La missione del programma è quella di attivare la diffusione della cultura della lettura- spiega Ciccarone- Ho cercato, in tutti questi anni, di coniugare la mia passione per la scrittura e la lettura- e aggiunge- Con questo lavoro, ho la possibilità di diffondere la conoscenza di narratori anche minori, storie di provincia, quelle che non verrebbero mai raccontate. Ci sono tanti ottimi narratori nascosti; storie scritte da persone semplici che non hanno la velleità di essere dei grandi scrittori che leggo con piacere”.
Senza steccati, l’agorà letteraria ha dato fiato alla parola scritta che i protagonisti,ognuno nel suo genere, hanno saputo comunicare e mettersi a confronto. “Il programma della Rai coglie con poche parole e musica il succo di un racconto”- ha detto la professoressa, Nunzia Gionfriddo, autrice del romanzo “Cioccolata calda per due”. “Il Leggilibri” è un programma che dà spazio a tutto il fermento letterario della Regione e gli scrittori sanno di trovare, nella rubrica televisiva, un punto di riferimento e di ascolto”- sottolinea la giornalista, Amalia De Simone. “E’ una rubrica interessante che mette a confronto gli artisti della parola- conclude il poeta “minimalista”, Ciro Tremolaterra. A conclusione della rassegna, le parole hanno preso il volo in un susseguirsi di sguardi di umanità ed hanno saputo creare un convivio corale di poesia.
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