I bianconeri sono al secondo posto nel girone B e al sesto della serie C
CESENA. Che la dirigenza del Cesena avesse aperto il portafoglio a fisarmonica era una sensazione diffusa. Ora, dopo che la Gazzetta dello Sport ha pubblicato i dati relativi al monte stipendi della serie C, c’è la certezza. La Gazzetta ha fissato il Cesena in seconda posizione nel girone B, e sesta assoluta. Secondo la Rosea il monte ingaggi bianconero si attesterebbe sui 5,66 mln di euro, con una quota fissa di 4,1 mln e una variabile (premi e bonus) di 1,5.
Dunque, rispetto al passato c’è stata una profonda inversione di tendenza. Al di là della cifra complessiva è inusuale vedere la società bianconera tra le più “spendaccione” del campionato. Va detto che la proprietà americana aveva annunciato che avrebbe fatto di tutto per riportare il Cesena almeno in serie B. Ed è fuori di dubbio che per puntare in alto serve spendere. A tutti i livelli, ma soprattutto in serie C dove ci sono solo quattro promozioni. Quindi non solo a caval donato non si guarda in bocca, ma bisogna dare atto agli americani di aver mantenuto le promesse.
Però non ci si deve cullare sugli allori perché non è credibile che John Ajello e Robert Lewis proseguano su questo ritmo. A fine anno il passivo rischia di essere di diversi milioni di euro e, considerando che nella prima conferenza stampa gli americani parlarono di sostenibilità finanziaria, ci sarà un’inversione di tendenza. A quel punto sarà fondamentale la capacità manageriale. Ad Agostini e soci va dato atto di aver scelto un allenatore vincente ed aver seguito le sue indicazioni. Ma con una dirigenza che apre il portafoglio non è difficile allestire una squadra competitiva.
Ma il futuro potrebbe essere più complicato e, comunque, servirà una più inventiva e, soprattutto, preparazione. Probabilmente si dovrà tornare a percorrere la strada sempre battuta dal Cesena. A partire dalla valorizzazione del settore giovanile. E qui va detto che siamo messi abbastanza bene. Inoltre servirà sapersi muovere sul mercato e, in particolare, nello scouting.
Poi c’è la necessità di aumentare i ricavi. In serie C è difficile pensare alla sostenibilità finanziaria. Ma se si salisse di categoria potrebbe essere più facile. Comunque, a tutti i livelli, bisogna pensare di aumentare i ricavi extrasportivi. Per farlo una strada è quella di sfruttare l’asset stadio non solo per gli eventi sportivi.
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