L’aeroporto di Forlì il primo week end estivo è piombato nel caos: voli cancellati, aerei partiti anche con sette ore di ritardo, i passeggeri che dovevano scendere a Pantelleria costretti a uno ’scalo’ a Trapani, per poi proseguire verso l’isola con un altro vettore. Alla fine c’è stata la rottura del contratto fra Go To Travel (società controllata da Forlì Airport, che gestisce lo scalo) e Aeroitalia, la compagnia che aveva iniziato a viaggiare già nel 2022 dall’aeroporto forlivese con esiti incoraggianti. Poi sono seguiti i rimpalli di responsabilità.
L’inconveniente riaccende i riflettori sul Ridolfi, in particolare sulla possibilità che ha la struttura di restare sul mercato in un’area dove l’offerta non manca. Oltre a Forlì ci sono anche Bologna e Rimini. Anzi, c’è Bologna e, poi, ci sono Rimini e Forlì.
Se ci si affida al mercato per le strutture romagnole (in particolare Forlì) i problemi rischiano di essere enormi. Quindi servono strutture non alternative, ma complementari.
In parole povere, ha senso solo un sistema aeroportuale regionale, con a capo Bologna, che ha il fisico. Il resto è solo ambizione locale, che non tiene conto della realtà dei fatti. Uno dei segni della nuova Romagna (unità) dovrebbe essere proprio questo: ammettere che così si distraggono risorse locali ed immagine del territorio e che non si può andare avanti in questo modo.
Un “avvicinamento” tra le società che gestiscono gli scali di Forlì e Rimini “rappresenterebbe un evidente vantaggio” per il sistema Romagna. E’ la considerazione di Legacoop Romagna dopo “il caos concretizzatosi durante il fine settimana al Ridolfi. Uno scenario, viene rimarcato, che “evidenzia una situazione che ha certamente ragioni contingenti (che ci auguriamo non si ripetano), ma anche la necessità di una valutazione complessiva sul sistema aeroportuale romagnolo”.
E l’augurio è che si torni al contesto in cui si stavano muovendo i rapporti tra le diverse municipalità dopo l’iniziativa del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad di chiedere ai due aeroporti della Romagna di incontrarsi per avviare un sano percorso di confronto, subito riconosciuta anche dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.
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