Al nord drastici cali di produzione, va meglio al sud. Nuova puntata “La Natura dal Campo alla Tavola”, format di 7Gold
ROMAGNA – Italia a due velocità sul fronte della produzione di olive: il 2023 sarà ricordato per le scarse quantità al nord, mentre al sud la situazione è migliore, in linea con un’annata normale. Di questi aspetti agronomici, così come del percorso che porta dalle olive all’olio extravergine (evo) di alta qualità, si è parlato durante la seconda puntata del format La Natura dal Campo alla Tavola andata in onda su 7Gold domenica 5 novembre.
Qui la puntata: https://www.youtube.com/live/xPK7n2Yq11k?si=X7IcKgIX6Yq6Lq4H
“Riusciamo ad ottenere un olio evo di alta qualità – ha affermato Silvano Pasquinoni, storico frantoiano del riminese – perché passa pochissimo tempo dal momento della raccolta alla macinatura. Agli agricoltori raccomandiamo di raccogliere e poi portare le olive in frantoio nel giro di poche ore. Questo è un passaggio che fa la differenza, che permette di ottenere un olio di ottimo sapore e aromaticità. Abbiamo moderne attrezzature per lavorare fino a 1000 quintali di olive al giorno, anche se quest’anno, purtroppo, la produzione è piuttosto scarsa per via del meteo dei mesi scorsi”.
E tale concetto è stato ribadito anche dall’agronomo Stefano Cerni. “Forse si tratta dell’annata più scarsa di olive degli ultimi 15 anni in Emilia Romagna. Ciò è stato causato dall’andamento meteo, con abbondanti piogge e basse temperature durante la fioritura, e poi siccità e caldo asfissiante per tutta l’estate. La qualità, per fortuna, è molto elevata”.
Annalisa Rotondi, del CNR, ha descritto il progetto di conservazione e moltiplicazione di 30 cultivar autoctone dell’Emilia Romagna, distribuite poi alla rete dei vivaisti. “La qualità finale dell’olio parte dall’impianto, dalla scelta varietale migliore per ogni territorio. Il germoplasma autoctono garantisce una ricchezza varietale e anche di gusto finale del prodotto”.
In collegamento video, l’eurodeputato Paolo De Castro ha illustrato i dettagli dell’ultimo regolamento sulle Dop e Igp, che rafforza il ruolo dei consorzi e da maggiore protezione ai prodotti Dop e Igp. Il nuovo testo unico europeo sui prodotti Dop e Igp, ha sottolineato De Castro, permetterà di tutelare le produzioni di qualità dei territori italiani.
Condotta dal giornalista Cristiano Riciputi e con Camilla Rupalti come inviata speciale per i servizi esterni, la trasmissione ha dato spazio anche alla voce dei supermercati con Valentino Colantuono di Conad. “Per noi, dare valore all’olio significa mettere sullo scaffale più prodotti, non solo quello standard, ma anche una tipologia locale a seconda dei diversi territori. I prezzi sono diversi, adatti per tutte le potenzialità di spesa dei vari consumatori. Fra l’altro, l’attuale inflazione ha influito meno nel prodotto di alta gamma rispetto a quello standard”.
E se Luigino Mengucci e Alessandro Spada hanno sottolineato il ruolo dell’associazione Arpo, che mira a valorizzare gli agricoltori locali e le loro produzioni, Renzo Ceccacci, presidente Olea, ha mostrato la giusta tecnica per degustare l’olio e capirne le diverse sfumature.
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