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#Picta2024 IPremiati

TERRA DEL SOLE, GIU’ IL SIPARIO SU PICTA
Finissage con l’assegnazione dei premi Città di Castrocaro Terme e Terra del
Sole alla memoria di Carmen Silvestroni, Gaetano Foggetti, Ercole Baldini e
Arnaldo Pambianco, Mattia Moreni, Enzo Pasqui e Giuseppe Ungaretti
Si è chiusa con l’assegnazione dei premi Città di Castrocaro Terme e Terra
del Sole la seconda edizione di Picta, Rassegna europea di arte contemporanea
promossa da Cava Forever Group aps da un’idea del maestro Giuseppe
Bertolino.
Nella giornata del finissage, in scena nel Palazzo pretorio di Terra del Sole, per
trentasette giorni cuore della manifestazione, sono stati tributati i
riconoscimenti decretati da una commissione scientifica presieduta dal critico
d’arte Michele Govoni e formata, tra gli altri, da Flavia Bugani, storico, Liviana
Zanetti, già leader dell’Apt dell’Emilia-Romagna oggi ai vertici
dell’associazione Romagna Toscana, Maurizio Gioiello, scrittore e giornalista.
Sette gli insigniti, individuati tra le personalità romagnole o comunque legate
alla Romagna, distintisi nel corso del Novecento per aver contribuito alla
diffusione dell’arte e della cultura a trecentosessanta gradi.
Nella sezione letteratura il premio, un’anfora in terracotta lavorata in smalto
bianco dall’artista faentina Daniela Simoni in omaggio a Castrocaro città delle
acque, è stato assegnato a Giuseppe Ungaretti, autentico gigante della poesia.
Il riconoscimento è stato consegnato a Cesare Zavatta, assessore del Comune di
Cervia, che nel 1958 attribuì a Ungaretti la cittadinanza onoraria.
Premio Cartesio Fullcard al pittore Mattia Moreni, artista di fama
internazionale, nato a Pavia ma residente a Brisighella nell’ultima parte
dell’esistenza. Alcune opere del pittore sono conservate nella Collezione
Verzocchi, a Forlì, e nella Galleria Vero Stoppioni di Santa Sofia. A ritirare il
tributo dalle mani di Maurizio Lupia, titolare di Cartesio, l’assessore comunale
di Brisighella Gessica Spada.
Coetaneo di Moreni, nato nel 1920 e venuto a mancare al crepuscolo del XX
secolo, era Enzo Pasqui, artista raffinato e poliedrico, pittore dalla cifra
stilistica personalissima, immediatamente identificabile, e altresì persona dai
modi signorili. “Maestro della spatola, tecnica a cui rimase costantemente
fedele in ambito pittorico, si dedicò pure ad un’intensissima attività
disegnativa” si legge nella motivazione redatta dalla giuria.Anfora bianca anche per Carmen Silvestroni, scultrice forlivese apprezzata in
maniera unanime per lo “spirito libero, appassionato, ribelle, dalla mille
sfaccettature, dedito all’arte con inesauribile determinazione e devozione”.
Dotata di “un’assoluta padronanza tecnica”, Carmen è riuscita a dar
concretezza “all’inesausta ricerca interiore e, insieme, alla riflessione sulla
condizione umana, sentimento che si fa in varie opere pure indagine sociale e
religiosa”.
Due premi targati BCC ravennate forlivese e imolese sono stati consegnati dal
vicepresidente dell’istituto di credito Gianni Lombardi agli eredi di due grandi
atleti forlivesi che hanno scritto la storia del ciclismo: Ercole Baldini e
Arnaldo Pambianco. Il ‘treno di Forlì’, riuscito a inanellare nel volgere di
pochi mesi titoli mondiali e medaglia d’oro a cinque cerchi, Giro d’Italia e
record dell’ora, si è rivelato “uomo davvero originale e per nulla banale, un
esempio per tutti”; stesso tributo per Pambianco, soprannominato ‘Gabanì’ per
via del ‘giacchettino’ che indossava da garzone di una macelleria, entrato
nell’olimpo del ciclismo con il trionfo al Giro del Centenario nel 1961. Ma “per
lui la vera gioia è stata quella di aver reso di nuovo tutti uniti i bertinoresi,
usciti lacerati e divisi dalla Seconda Guerra Mondiale”.
Commozione ma anche un dolce sorriso carico di nostalgia al momento del
ricordo di Gaetano Foggetti, per un quarto di secolo responsabile della
redazione forlivese del Corriere Romagna, “giornalista di raffinata intelligenza
e forte senso della notizia, nonché, in assoluto, uno dei più autorevoli esponenti
dell’informazione emiliano romagnola”. Sconfitta la leucemia che lo aveva
aggredito giovanissimo, Gaetano aveva fondato e in seguito presieduto la
sezione provinciale dell’Ail. “Uomo di alti valori ideali, è stato vinto da una
malattia che non dà scampo in pochi mesi, durante i quali ha comunque e
sempre lottato con forza e tenacia, e questo è il messaggio che ci ha lasciato”. Il
premio è stato consegnato alla moglie Patrizia Cupo e ai figli Alberto e Lucia
dal sindaco Francesco Billi e dal giornalista Maurizio Gioiello.

Si ringrazia la giornalista del Resto del Carlino Francesca Miccoli e Il fotografo Denis Sbarzaglia di Click art studio per l’impegno e la professionalità.

Rosetta Savelli

7 aprile 2024

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