Il Coro Ecce Novum a San Francesco 

RAVENNA. “Nel mare vivono i pesci e tacciono. Gli animali sulla terra gridano, ma gli uccelli, il cui spazio vitale è il cielo, cantano. (…) L’uomo porta in sé la profondità del mare, il peso della terra e l’altezza del cielo; perciò sono sue anche tutte e tre le proprietà: il tacere, il gridare e il cantare”.

Con queste parole Joseph Ratzinger introduce il suo elogio della liturgia, capace di restituirci il silenzio quanto il canto. Una consapevolezza che da anni anima In templo Domini, il percorso di liturgie domenicali che accompagna il calendario del Festival, domenica dopo domenica. E domenica 30 giugno, alle 11.15, il nuovo appuntamento è nella Basilica di San Francesco con il Coro Ecce Novum, diretto da Silvia Biasini in brani di Monteverdi dal Magnificat secondo, raffinatissimo tessuto musicale basato sulla rivisitazione di temi gregoriani, e dalla Messa a 4 voci da cappella, dove il solido e tradizionale impianto formale sostiene un intreccio di linee melodiche; una dimostrazione di tutta la forza espressiva e la tensione emotiva che si ritrovano nel Monteverdi innovatore. All’organo c’è Riccardo Tanesini. Tutti gli appuntamenti di In templo Domini sono a ingresso libero.

Che si parli dell’origine del melodramma o dell’affermarsi della musica strumentale moderna, il contributo di Claudio Monteverdi è indiscutibile e lo rende uno dei musicisti più innovativi della storia. I brani scelti per accompagnare questa celebrazione liturgica rispecchiano la ricerca monteverdiana. Il Magnificat, cantico di ringraziamento e gioia che la Vergine pronuncia nel rispondere al saluto della cugina Elisabetta, alterna armonie in modo non sempre prevedibile, conservando l’unità stilistica ma cambiando colore e timbro dell’impasto corale per trasmettere lo stupore e la gratitudine per la gloria e la misericordia divine. La Messa a 4 voci da cappella è una cattedrale in musica dove il rigore contrappuntistico si sposa a una costante varietà espressiva. 

Il Coro Ecce Novum nasce nel 2009 e accoglie artisti da Ravenna, Faenza e Cesena. Privilegiando la continua ricerca stilistica e la cura dell’aspetto vocale, il coro ha affrontato negli anni diversi e sempre più coraggiosi percorsi artistici. Il gruppo ha all’attivo numerosi concerti e partecipazioni a rassegne nel territorio nazionale, con un repertorio che abbraccia tanto la polifonia a cappella del periodo rinascimentale e barocco quanto la musica corale contemporanea e i grandi autori del periodo classico, non di rado rispolverando composizioni poco eseguite o compositori dell’area romagnola come Ceresini o Ricci de Tingoli. Risale al 2019 la prima collaborazione con Ravenna Festival con la Missa dolorosa di Antonio Caldara nella Basilica di San Vitale, mentre è stata una prima assoluta l’oratorio Eunoè su musiche di Stefano Dalfovo. Nel 2022 sempre per Ravenna Festival è stata presentata la Missa di Roberto Brisotto scritta per l’occasione e nel 2023 due composizioni inedite di Paolo Marzocchi e Danilo Comitini, Stabant Matres e Interrogatorio a Maria

La rassegna In templo Domini si conclude domenica 7 luglio nella Basilica Metropolitana, alle 11, con il Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini e musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Lorenzo Donati, Camille Saint-Saëns, Luigi Molfino. 

Ingresso libero 

Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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