Questa mattina (2 settembre) presso il Campus Universitario di Cesena è stato avviato il Summer Campo Ragazze Digitali, promosso da Ser.In.Ar., in collaborazione con Art-ER e con il Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna, a seguito di un bando emesso dalla Regione Emilia-Romagna con fondi del Fondo Sociale Europeo. Al Summer Camp partecipano 20 ragazze iscritte alla IV e V superiore, che avranno la possibilità di vivere un’esperienza stimolante, a contatto con il mondo dell’informatica, del digitale e dell’Intelligenza Artificiale. Il Summer Camp che avrà una durata complessiva di 50 ore, si concluderà venerdì 13 settembre.
“L’iniziativa – spiega la prof.ssa Antonella Carbonaro, coordinatrice del progetto – oltre a rappresentare un’interessante opportunità per l’orientamento delle ragazze post -diploma, si pone l’obiettivo di offrire un primo assaggio al complesso mondo delle discipline informatiche, anche in riferimento ai nuovi orizzonti introdotti dall’Intelligenza Artificiale, che sarà la vera protagonista delle due settimane di studio. Accompagneranno le ragazze durante il Summer Camp due giovanissimi esperti in materia, Matteo Scucchia, dottorando in Ingegneria e Scienze Informatiche e Lucrezia Rettori, studentessa del medesimo corso di laurea. Non ci limiteremo a lezioni frontali, ma richiederemo alle ragazze di elaborare piccoli progetti su quanto appreso per poi giungere ad un progetto più strutturato (che verrà realizzato a gruppi) che verrà presentato nel corso dell’evento finale, previsto il 13 settembre, aperto al pubblico”.
Nel corso del Summer Camp è prevista anche una visita all’azienda forlivese Vem Sistemi, realtà leader a livello internazionale per quanto concerne i servizi e soluzioni integrate in ambito ICT.
All’inaugurazione del Summer Camp ha preso parte anche Giorgia Macrelli, assessora alle politiche giovanili, all’Università e alla Ricerca del Comune di Cesena. “Ritengo che questa esperienza – ha affermato l’assessora – sia molto utile specie per le ragazze, perché hanno la possibilità di avvicinarsi ad un mondo, quello dell’informatica, che le vede in chiara in minoranza. Il nostro compito come Istituzioni europee, regionali e locali, è quello di favorire l’accesso alla conoscenza al mondo femminile e accompagnare chi sceglierà di sviluppare i propri studi in queste discipline, per favorire un inserimento del mondo del lavoro inclusivo ed accogliente”.
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