

LA BELLEZZA Eâ DONNA
Palazzo del Capitano ospita come terzo appuntamento espositivo di Bagno dâArte la mostra âLa bellezza è donnaâ opere di Luciano Cantoni e Luciano Navacchia, promossa e patrocinata dal Comune di Bagno di Romagna e curata da Francesca Caldari. L’inaugurazione si terrĂ Sabato 21 settembre alle ore 16,30 alla presenza delle AutoritĂ locali e rimarrĂ aperta al pubblico fino al 3 novembre 2024.
Lâevento coinvolgerĂ l’intero Borgo, infatti oltre a Palazzo del Capitano i lavori dei Maestri si potranno ammirare anche presso lâHotel Tosco Romagnolo, presso Ròseo Euroterme Wellness Resort, le Terme di SantâAgnese e il Cenacolo Santa Lucia.
La donna è collocata al centro della ricerca espressiva dei due Maestri Cesenati. Lâuniverso femminile e le sue mille e piĂš mille sfaccettature sono motivo di indagine da parte degli artisti Cantoni e Navacchia che non cessano mai di evocarne l’infinita bellezza. A Cantoni interessa narrare di donne riprese in momenti di riflessione, di tensione, talvolta ritratte in posture complesse. A lui preme coglierne i piĂš intimi e segreti stati dâanimo, indagare negli anfratti piĂš remoti e nascosti. Le sue creazioni traggono origine da una forte componente psicologica. Le sue donne sono belle anche esteriormente ma a lui interessa maggiormente cogliere lâimpalpabile, lâimpenetrabile riposto nelle pieghe piĂš profonde dellâanima. Da alcuni anni lâartista predilige lâutilizzo di tele di juta grezza applicata su legno, che conferisce alle opere un sapore antico ed accentua lâespressivitĂ dei soggetti. Su queste aggiunge stucchi tinti con mordenti e terre, per ottenere una base materica e rugosa che gli permetta di imprimere maggiore intensitĂ ai suoi lavori. Cantoni, artista dallo stile sobrio, raffinato, elegante, rappresenta giovani donne, per lo piĂš volti, con tagli dalle inquadrature particolari, inconsuete, mai banali, e su queste crea imprimendo il pathos, sia esso legato ad angoscia, senso di solitudine, o inquietudine. Importante è lâinstaurarsi quasi immediato di un dialogo intenso e profondo con lâosservatore, al quale viene facile rispecchiarsi negli occhi delle sue donne che sono cosĂŹ intensi, espressivi, malinconici, a volte passionali. La sua pittura psicologica, sensuale, dai colori tenui e delicati, mai esagerati, non si ferma a ritrarre la sola bellezza esteriore ma predilige esplorare quella dei sentimenti, dei turbamenti, delle complessitĂ dei nostri giorni.
Anche per Navacchia, pittore e scultore, al centro della vita e della creazione artistica è ben radicata la figura al femminile, come fosse l’unica forza genitrice proveniente da mondi lontani e sconosciuti. Sono figure femminili le sue che intendono testimoniare epoche arcaiche, messaggere di realtĂ passate ma al contempo testimoni dei tempi presenti e rivelatrici di visioni future. Sono donne complete le donne create da Navacchia. Per lui fondamentale è la ricerca continua e incessante delle tecniche artistiche piĂš diverse e lo studio del passato per poter accedere e comprendere al meglio il presente.In questa esposizione presenta opere scultoree, realizzate attraverso lâassemblaggio di metalli di riutilizzo. Figure femminili solenni, ideali e simboliche, appartenenti a civiltĂ perdute, in grado di ricondurre la memoria ai popoli dellâAfrica e dellâEgitto ma anche alla figura della donna villanoviana, una donna dagli abiti splendidi e dai gioielli maestosi, con unâidentitĂ forte e un ruolo importante allâinterno della societĂ . Una donna simbolo.
Si tratta di opere realizzate dallâartista attraverso speciali procedimenti di assemblaggio di materiali metallici sapientemente lavorati e decorati. Dal 2010 Navacchia si è dedicato con continuitĂ e strenua volontĂ di ricerca alla scultura, traducendo plasticamente la figura femminile con materiali di riuso ed originali soluzioni tecniche, riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica. Come per quelle di Cantoni, le figure femminili di Navacchia sanno esaltare al massimo le loro capacitĂ comunicative nei confronti del pubblico, instaurando fin da subito curiositĂ sia per il procedimento creativo sia per la grande carica espressiva. Donne austere, ieratiche, solenni, che paiono approdate nel nostro secolo da scavi archeologici, ma che ad uno sguardo piĂš attento sono in realtĂ donne calate nella condizione esistenziale del nostro tempo, con uno sguardo rivolto al futuro. Lâimpianto compositivo è solido, imponente, robusto, solenne, spesso statico, tipico della statutaria classica, cosĂŹ come i valori che la figura femminile riesce ad esprimere e il senso di rispetto che le si deve riservare.La sua donna, che sia madre, moglie, o figlia, costruita nella terza dimensione ha un sapore arcaico e talvolta sacrale. Navacchia infatti opera un recupero delle radici dellâessere umano ma anche dellâintima introspezione dellâanima.
Luciano Cantoni vive ed opera a Cesena dove è nato nel 1950. Cresce nellâarte in ambiente familiare ricevendo i primi insegnamenti dal padre. Si dedica alla pittura ad olio sin dallâetĂ giovanile e, dopo un rallentamento dovuto agli impegni professionali, allâinizio degli anni 2000 riprende a pieno regime lâattivitĂ artistica partecipando a numerosi concorsi e mostre collettive e personali in Italia e nelle maggiori capitali europee (fra le ultime: Parigi, Londra, Berlino e Bruxelles), riscuotendo ampi riconoscimenti di critica e di pubblico. Svolge una intensa attivitĂ nellâambito di associazioni culturali/artistiche, è membro del Consiglio direttivo dellâADARC (Associazione Di Artisti Cesenati) e della âSocietĂ Amici del Monteâ di Cesena. Eâ inserito nellââArchivio Monografico dellâArte Italianaâ (www.arteitaliana.org). Eâ presente nel catalogo âArtisti dellâEmilia Romagnaâ – realizzazione editoriale A. Boschi. Pubblicato nel catalogo internazionale di artisti contemporanei âEnergia Creativaâ – realizzazione Art Journal – Trevisan International Art.Presente nei libri âOmaggio a Giacomo Puccini. Vissi dâarte, vissi dâamoreâ e âNel segno di Michelangeloâ a cura di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei – Editoriale Giorgio Mondadori.
Luciano Navacchia vive ed opera a Cesena dove è nato nel 1946. Attivo come pittore a partire dalla fine degli anni â60 nel fervido ambiente artistico cesenate, Navacchia ha maturato un suo personale linguaggio espressivo nellâambito della nuova figurazione italiana. Allestisce la sua prima mostra personale a Rimini nel 1969. La sua pittura, inizialmente, è influenzata dalla dominante realista della cultura figurativa cesenate, affrontando temi dâimpegno sociale e riguardanti la condizione esistenziale dellâuomo nella realtĂ del suo tempo, con un linguaggio pittorico di marca espressionista, dai tratti cupi ed esasperati. Agli inizi del 2010 Navacchia ha avviato un percorso del tutto originale come scultore, rinnovando il proprio successo con mostre antologiche in ambito emiliano romagnolo. A Cesena una sua opera è presente alla Biblioteca Malatestiana e una nella Sede di Cesena Fiere. Inoltre due sculture di grandi dimensioni sono conservate a Pieve di Cento al Museo Magi 900â. Tra i piĂš interessanti cicli tematici di Navacchia scultore sono da considerare quelli che ripropongono le antiche civiltĂ mediterranee a confronto con la realtĂ odierna e nei quali specialmente la figura della donna assume un ruolo dominante come valenza totemica, simbolica, allegorica del procedere della nostra civiltĂ fino alla piĂš stretta attualitĂ . Lâinteresse della critica ha riguardato sia il particolare medoto officinale adottato dallâartista mediante lâassemblaggio e la lavorazione di elementi metallici di recupero, sia i soggetti affrontati, fra i quali anche quelli inerenti la cosiddetta Arte Sacra. Tra le mostre personali e collettive se ne annoverano in 50 anni di carriera oltre 300, tra le quali vanno menzionate, Bari, Caserta, Mantova, Monza, Padova, Roma, Savona, Venezia, quelle in numerose cittĂ siciliane e in diverse capitali europee.
SCHEDA TECNICA:
LA BELLEZZA Eâ DONNA
Luciano Cantoni – Luciano Navacchia
A cura di Francesca Caldari
Palazzo del Capitano, Via Fiorentina, 38 – Bagno di Romagna (FC)
21 settembre â 3 novembre
Inaugurazione: sabato 21 settembre ore 16,30
Orari: sabato 15,30 -18,30/ domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30/ 1 novembre10.30-12.30 e 15.30-18.30. Rosetta Savelli


Questo post è stato letto 375 volte