

VenerdĂŹ 18 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala don Bosco di ForlĂŹ (via Ridolfi, 29) si svolgerĂ la presentazione ufficiale del libro di Giancarlo Biserna âAllâInferno!AllâInfernoâ (edizioni Grafikamente). Allâevento interverranno insieme allâautore, Gigi Mattarelli, editore del volume, Vincenzo Bongiorno (vice-sindaco di ForlĂŹ e autore della Premessa), oltre che Gabriella Carbonari e Meris Pedrizzi, che leggeranno alcuni brani tratti dal libro.
Giancarlo Biserna è stato fondatore insieme ad Antonio di Pietro dellâItalia dei Valori e costitutore del Primo Comitato Mani Pulite in Italia; dal 2009 al 2014, poi, è stato vice-sindaco di ForlĂŹ. A livello professionale ha lavorato in Istituti di Credito e si è impegnato anche nel Sindacato Bancari, ove ha ricoperto incarichi anche a livello nazionale. Eâautore di âLâultimo libroâ (edito da il Cerchio, 2022), di âFuochino, Fuocoâ, saggio sulla Primavera Palermitana (Edizioni Laterza, 1990) e di âAlla trattoria della via Lunga con Tolstoj, Dostojewskij e don Arturoâ (Edizioni Grafikamente, 2023)
Il volume âAllâInferno!AllâInferno!â, il cui sottotitolo è âUno + sei racconti pericolosi ambientati in Romagnaâ mette in rilievo le doti innate di Biserna, creativitĂ , fantasia e ironia, aspetti di cui è permeata la narrazione. Sono raccolti che lâautore definisce âpericolosiâ in quanto il suo modo di esprimersi è costantemente sopra le righe, fuori dagli schemi, allâinsegna della sregolatezza; tutti elementi che lo portano a giungere a conclusioni curiose e fantasiose, decisamente controcorrente, ma che contengono comunque una tensione comune, ovvero la ricerca della veritĂ , un percorso che è certamente personale, ma può essere utile anche agli altri.
Il racconto principale â âInsieme allâInfernoâ â illustra una possibile e curiosa amicizia fra Dante Alighieri e San Pellegrino Laziosi, nel periodo in cui il Sommo Poeta si trovava a ForlĂŹ, dopo essere fuggito da Firenze: questa relazione fu determinante per lâavvio della stesura della Divina Commedia e, nella fantasia di Biserna, ispirata direttamente dal Santo protettore dei malati di tumore.
Biserna poi, negli altri racconti, presenta le sue veritĂ sulla Regola di San Benedetto, costruisce una pittoresca e strenua difesa del Passatore, tanto da affermare che nonostante i tanti crimini, sia del tutto innocente. Prendendo a prestito la figura pittoresca di Armandino, giovane borderline forlivese vissuto nel Dopoguerra, dice la sua sullâintelligenza artificiale, alla quale preferisce di gran lunga lâintelligenza somara. Racconta poi, fra fantasia e realtĂ , le sue esperienze politiche ai tempi della Rete di Leoluca Orlando sullâasse Romagna-Sicilia, con sullo sfondo lo spauracchio della costruzione del ponte sullo stretto. Il libero arbitrio è il cardine di un altro racconto, durante il quale unâimprobabile predica di un sacerdote ci fa capire che non esiste, ma che câè sempre qualcosa che condiziona la nostra vita: il libro si conclude con una narrazione tratta dal suo libro precedente âAlla trattoria della via Lunga con Tolstoj, Dostojewskij e don Arturoâ, nella quale affronta la ricerca della felicitĂ , sapientemente mescolando una magica âbacchetta verdeâ che rimanda ad uno scritto di Tolstoj e la fede in GesĂš, lâunico che può donarci la felicitĂ , liberarci dal male e dalle guerre, compreso quella fra Russia e Ucraina, che fa da sfondo a questâultimo racconto.
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