In aumento gli utenti sia diurni che notturni
Non si può più fare finta di niente: la povertà è un fenomeno in continua crescita e Cesena non immune. Non a caso i Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, sulla base del monitoraggio annuale dei servizi dedicati alla persona, attestano che gli utenti intercettati sono in crescita costante a tutti i livelli di presa in carico. Stiamo parlando di una condizione che presenta diverse dimensioni, alcune visibili e altre nascoste, ma tutte interconnesse.
Negli ultimi due anni, le persone che hanno usufruito dei servizi di contrasto alla grave emarginazione adulta sono aumentate. Il Servizio di prossimità (Unità di Strada “Via delle Stelle”) nel 2023 ha contattato 217 persone, a fronte delle 163 dell’anno precedente. In relazione ai servizi di accoglienza notturna invece, nel 2022 nel dormitorio di via Strinati sono state ospitate 68 persone; 64 nel 2023, ma occorre considerare che nello stesso anno è stata inaugurata l’accoglienza di Oriola, con capienza di 16 posti, che ha ospitato 73 persone. In conclusione il totale è quasi il doppio dell’anno precedente: 137 persone.
C’è poi l’accoglienza diurna: nel 2022 erano state registrate 6.781 presenze, con una media di 19 persone al giorno per 246 ospiti in totale; nel 2023 le presenze totali sono arrivate a 9.106, la presenza media giornaliera è salita a 25,36 e il totale degli ospiti è stato 361.
“La povertà – commenta Carmelina Labruzzo, assessessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia – è un fenomeno sempre più presente anche nei paesi occidentali e nelle nostre città in cui, da sempre, c’è una particolare attenzione ai diritti della persona e alle forme di marginalità da parte dei Servizi Sociali, degli Enti territoriali, e di tutte le realtà associative aderenti al Tavolo Coesione Sociale. È importante, in questo senso, confermare le buone politiche di inclusione sociale e del lavoro già in atto per affrontare questo quadro sociale preoccupante. In questo momento storico molte situazioni di povertà sono generate dalla solitudine. Stiamo costruendo importanti collaborazioni interne al Tavolo dedicato e abbiamo necessità di fare rete insieme per accogliere e accompagnare le persone più fragili e povere. Lavoriamo per creare contesti in cui le persone senza dimora possano ricostruire la loro vita attraverso relazioni significative, possibilità di lavoro inclusive, sentendosi parte della comunità cittadina”.
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