Democrazia a rischio, ma per moltissimi giovani non è un problema

Spunta un sondaggio choc

In America sta prendendo forma un’oligarchia dei super ricchi. Lo ha detto Biden in diretta tv nel suo discorso di commiato alla nazione. Parole pesanti. Più che un sasso nello stagno, quello lanciato dal presidente uscente degli Stati Uniti è un vero e proprio macigno. E le sue parole devono fare riflettere e preoccupare come quello che è emerso in Inghilterra dove la democrazia finisce nel mirino e viene vista come una roba da vecchi. Questa è l’estrema sintesi di un pezzo a firma Luigi Ippolito apparso sul Corriere della Sera e ripreso da Dagospia. Recita: in Gran Bretagna un giovane su cinque non crede più nella democrazia: lo rivela una ricerca condotta dalla società di consulenza FGS Global che sarà pubblicata la prossima settimana, secondo la quale il 21 per cento dei Millennial e della Gen Z (ossia quelli fra i 18 e i 45 anni) preferirebbero un sistema basato su un leader forte che non si preoccupa delle elezioni piuttosto che un sistema democratico tradizionale. E aggiunge: a livello generale, la scelta autoritaria incontra il favore del 14 per cento dei britannici, con una prevalenza di uomini (il 16 per cento) rispetto alle donne (13 per cento). Ma quello che colpisce è il divario generazionale: fra gli over 55 solo l’otto per cento vorrebbe una svolta autoritaria, come a dire che la democrazia è ormai una roba da vecchi. Sono risultati eclatanti, se si considera che arrivano dal Paese che è la culla del sistema parlamentare. E quello che è peggio è che non ci sono grandi differenze fra destra e sinistra. 

Se a tutto questo uniamo le pulsioni che ci sono in Europa c’è di che essere preoccupati. E’ sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo: in Austria l’estrema destra ha responsabilità di governo, in Germania l’Afd (la sua leader ha definito Hitler un comunista) nelle imminenti elezioni potrebbe (anche grazie all’appoggio di Elon Musk) andare ben oltre il 20 per cento dei consensi ed essere il secondo partito della nazione, in Olanda il partito di estrema destra nel 2023 è stato il più votato ed ora ha la responsabilità del governo. Del resto dopo gli ultimi accordi di coalizione sei Stati membri della Ue su 27 sono ora governati o sostenuti dalla destra radicale. 

Quindi ormai si può parlare di una tendenza. Da cosa è determinata? Non c’è solo un motivo scatenante. E’ chiaro però che, come attesta il sondaggio inglese, una forte spinta arriva dai giovani ai quali ormai arrivano segnali sempre più sbiaditi della nostra storia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.