
Si svolgerà venerdì 23 maggio presso la Fiera di Cesena alle 17,00 la terza edizione del Festival dei Micromondi, l’evento annuale dedicato alla Scuola e all’Innovazione, promosso da CRIAD, unità operativa di Ser.In.Ar. nell’ambito del progetto Innova-Mente (nella foto l’edizione 2024).
Nel corso dell’evento verranno presentati oltre 60 progetti sviluppati durante l’anno scolastico, con il coinvolgimento di classi di tutte le scuole del primo ciclo di Cesena: dall’infanzia alla scuola primaria, fino alla secondaria di primo grado. Il Festival dei Micromondi, che presumibilmente vedrà il coinvolgimento di circa 2.000 persone è un evento unico nel suo genere a livello nazionale: nasce dalla collaborazione tra diversi attori del territorio – Università, Scuole, Istituzioni – e celebra un modo virtuoso di pensare e utilizzare le tecnologie a supporto della didattica e dell’apprendimento creativo.
“Desideriamo – ricorda Ylenia Battistini, coordinatrice del CRIAD e del progetto Innova-Mente, che ha seguito da vicino tutti i progetti – che il computer, il coding, il pensiero computazionale e, oggi, l’intelligenza artificiale siano come creta nelle mani di alunni e insegnanti”.
Il messaggio di fondo del progetto Innova-mente, infatti, contempla una visione di scuola che, da un lato abbraccia pienamente l’innovazione digitale, dall’altro la vede non fine a se stessa, ma funzionale ad arricchire i percorsi di conoscenza, per un apprendimento creativo all’insegna del piacere di imparare e sperimentare, in modo collaborativo.
Quest’anno, a supporto delle attività progettuali nelle scuole, hanno collaborato anche studenti universitari del Corso di Laurea in Ingegneria e Scienze Informatiche, che hanno svolto ruoli attivi anche come formatori esperti nei corsi di formazione del PNRR.
“Questa comunità è un patrimonio – commenta con entusiasmo il prof. Alessandro Ricci, presidente del CRIAD e docente presso il Campus di Cesena – una vera e propria comunità di pratica sul territorio in cui anche l’Università vuole fare la sua parte, non solo con i suoi docenti, ma anche con i suoi studenti”.
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