

RAVENNA. Suonano in piedi e sempre a memoria, per stabilire con il pubblico una connessione diretta, spontanea e libera, sia interpretando i classici sia proponendo composizioni originali.
Il vision string quartet, atteso al MAR per Ravenna Festival mercoledì 11 giugno alle 21.30, è l’evoluzione postmoderna del quartetto, di cui conserva fedelmente l’organico (due violini, viola e violoncello). Ma i quattro musicisti di base a Berlino hanno, come dice il loro nome, una visione, uno sguardo periscopico sulla musica, tra repertorio e nuove frontiere da esplorare. Lo dimostreranno nel loro concerto, diviso tra il Quartetto n. 1 di Edvard Grieg e Spectrum, una serie di composizioni di Daniel Stoll, Sander Stuart, Leonard Disselhorst e Jakob Enke eseguite con gli strumenti amplificati, un invito a mettere da parte tutto ciò che sapevamo sul suono del quartetto d’archi. Grazie all’ausilio dell’elettronica, i quattro musicisti spalancheranno nuove prospettive sui generi musicali del nostro tempo: pop, rock e tradizioni popolari di diverse aree del mondo, dal Nord Europa al Sud America. L’appuntamento è reso possibile dal sostegno di Moreno Group.
Sono i molteplici stimoli della città di Berlino ad aver formato l’habitat e la casa artistica del vision string quartet, un quartetto dalla doppia anima: classica e contemporanea. Florian Willeitner (violino primo), Daniel Stoll (violino secondo), Sander Stuart (viola) e Leonard Disselhorst (violoncello) amano infatti non dare punti di riferimento a chi tenta di incasellare la loro attività. Perché se da un lato il loro virtuosismo permette di affrontare pagine del grande repertorio come il Primo Quartetto di Edvard Grieg – uno dei grandi capolavori della musica da camera scandinava –, dall’altro la curiosità li ha portati a comporre essi stessi musiche per la propria formazione, allargando le collaborazioni a light designer e ingegneri del suono per ridefinire il concetto di performance musicale.
Fondato nel 2012, il vision string quartet si è affermato come uno dei più raffinati quartetti d’archi della sua generazione. Dotati di singolare versatilità, i quattro musicisti di Berlino si definiscono una band tanto quanto un quartetto d’archi. Il vision string quartet sperimenta format innovativi applauditi in sale prestigiose come la Elbphilharmonie ad Amburgo, la Filarmonica di Berlino, il Gewandhaus di Lipsia, la Oji Hall a Tokyo e la Wigmore Hall a Londra. Ha preso parte ai maggiori Festival tra cui Mecklenburg-Vorpommern, Rheingau Music Festival, Trondheim Chamber Music Festival e Lucerne Festival. Il vision string quartet registra per Warner Classics; il secondo album, Spectrum, rappresenta una raccolta di composizioni d’ispirazione folk, pop, rock, funk, minimal e cantautorale, di cui il quartetto ha curato personalmente anche la regia, le riprese e la produzione dei video musicali.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
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