
Eccola di nuovo che ti fa ciao e ti spinge a dare tutto. Domani (partenza alle venti) torna la notturna di San Giovanni (edizione numero 51), appuntamento più atteso per i podisti cesenati. Non tanto per il percorso. E’ bello e stimolante, ma ce ne sono dei migliori. La notturna è imperdibile per il fascino. Soprattutto perché parte e arriva nel cuore del centro, nell’ orario in cui la movida comincia a prendere forma.
In totale sono oltre 10,5 chilometri. Si parte da piazza della Libertà. Poi si attraversa il centro storico fino a Case Finali dove si svolta verso Rio Marano. Seguono tre chilometri in leggera salita. Diventano rischiosi se c’è il vento contrario. Poi la svolta a destra per affrontare il punto più duro: sia maestà la Ridolfi. Una salita spaccagambe, quasi ottocento metri con una pendenza con punte superiori al dieci per cento, tutta sterrata e dove non si rifiata.
Alla fine c’è l’agognato rifornimento che precede la picchiata verso Ponte Abbadesse. Prima da via Celincordia, poi dai Gessi Piccoli. In fondo mancano circa tre chilometri all’ arrivo inframezzati dal rifornimento del Conad.
È quanto mai opportuno perché poco dopo c’è un altro strappo, quello della via Mondaini. Non è lungo, ma impegnativo. Innanzitutto tutto per la pendenza, ma anche per la presenza di una curva a gomito. Poco dopo c’è Porta Montanara. Manca un chilometro all’ arrivo. Chi ne ha può fare tutto a partire dalla discesa di via Malatesta. Chi è in debito d’ossigeno e vuole fare bella figura con gli amici può rifiatare e tornare a spingere da piazza della Libertà fino all’arrivo.
Per percorrerla i migliori impiegheranno fra i 35 e i 40 minuti. Ci sarà anche una sfida nella sfida: quella tra l’ ex e l’attuale sindaco. Paolo Lucchi e Enzo Lattuca dovrebbero impiegare poco più di 50 minuti. Chi farà meglio? I due hanno già iniziato simpaticamente a stuzzicarsi nel gruppo podistico di whatsapp del quale fanno parte.
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