27 Giugno 2025
Dervish sito Tim+Jarvis+photo+4

Dervish

Dervish

RUSSI. Cornamuse, violini, flauti, percussioni trascinanti e antichi strumenti a corda. È fatta al tempo stesso di poco e di molto la musica folk irlandese, tradizione tra le più vitali e distintive del panorama europeo, capace di resistere alle forze dell’omologazione.

Il suo segreto? Tenersi stretti i propri valori ma rimanere profondamente vitale e aperta al cambiamento. Lo dimostra La lunga notte irlandese in programma sabato 28 giugno, alle 21.30, primo dei due appuntamenti di Ravenna Festival 2025 a Palazzo San Giacomo di Russi. La serata, una produzione del Festival curata da Fabio Rinaudo in esclusiva per l’Italia, conta su tre fuoriclasse come Derek Hickey alla concertina, Mick O’Brien alle uillean pipes (strumento della famiglia delle cornamuse) e Ciara Ní Bhriain al violino, che si uniscono per l’occasione ai Birkin Tree – sola formazione italiana e una delle pochissime al mondo che si esibisce regolarmente nei festival irlandesi. Ma in scena ci saranno anche i Dervish, storica band irlandese che unisce una tecnica brillante, fatta di assoluta precisione e perfetto controllo, alla sensibilità maturata dalla comprensione della musica e dagli anni di esperienza condivisa. L’appuntamento è reso possibile dal sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Derek HickeyMick O’Brien e Ciara Ní Bhriain sono tre figure di spicco della musica tradizionale irlandese. Virtuoso della concertina, Hickey è originario di Adare, nella contea di Limerick, e ha militato con i leggendari De Dannan – la sua collaborazione con il violinista Frankie Gavin è considerata fra le migliori combinazioni dei due strumenti. Il dublinese Mick O’Brien, che ha iniziato a suonare le uillean pipes a nove anni sotto la guida di maestri come Leo Rowsome e Seán Seery, ha ricevuto nel 2023 il prestigioso Gradam Ceoil del network TG4, uno dei maggiori riconoscimenti nell’ambito della musica irlandese. Figlia di Mick O’Brien, Ciara Ní Bhriain è cresciuta in una famiglia di musicisti e ha cominciato gli studi di violino a tre anni con la Young European Strings; ha collaborato anche con artisti come Carlos Núñez e Frankie Gavin.

La musica dei Birkin Tree ha viaggiato sulle onde radio di tutta Europa e ha raggiunto anche gli Stati Uniti e l’Australia. Oltre alle collaborazioni con i più importanti musicisti irlandesi, i fondatori del gruppo Fabio Rinaudo e Daniele Caronna hanno preso parte alla tournée italiana dei Chieftains nel 2008. Nelle note di presentazione dell’album A Cheap Present (2022), il violinista Martin Hayes ha scritto: “Le loro interpretazioni dimostrano che questa musica può sopravvivere ai livelli più alti anche al di fuori del contesto culturale irlandese”.

Dalle contee di Sligo e Leitrim, nel nord-ovest dell’Irlanda, tra costa atlantica e montagne leggendarie, a Glastonbury, ma anche fino al gigantesco festival musicale Rock in Rio a Rio de Janeiro e la Grande Muraglia Cinese, dove hanno suonato in una sessione improvvisata durante una visita in Cina come ambasciatori culturali: i Dervish hanno davvero portato ovunque la tradizione del loro Paese. Trascinanti le loro esibizioni live, tra brani strumentali e splendide interpretazioni di canzoni tradizionali. E le collaborazioni? James Brown, Neil Young, Sting e persino gli Iron Maiden. I Dervish si sono formati nel 1989, quando quattro dei membri fondatori si sono incontrati suonando in sessioni informali nei pub di Sligo – Shane Mitchell alla fisarmonica, Liam Kelly al flauto e tin whistle, Brian McDonagh a mandola e mandolino e Michael Holmes al bouzouki. Poco dopo si è unita a loro la cantante e percussionista Cathy Jordan (che ha ricevuto il premio Gradam Ceoil quest’anno) e, nel 1998, il violinista Tom Morrow.

Domenica 29 giugno, il luogo di villeggiatura dei conti Rasponi sulla riva del Lamone è invece scenario de La notte dello Spiritual Jazz, con la sassofonista Lakecia Benjamin (cinque volte nominata ai Grammy, si è esibita anche all’inaugurazione della presidenza Obama) e Hamid Drake, fra i migliori percussionisti jazz, special guest il sassofonista James Brandon Lewis. Per entrambe le serate si rinnova una tradizione molto amata a San Giacomo – gli stand dei cappelletti e della piadina, aperti dalle 19.30.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org 

Questo post è stato letto 12 volte

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *