2 Settembre 2025
degustazione-olio

 Il Manifesto cooperativo per lo sviluppo della dieta mediterranea, distribuito alla recente Biennale dell’economia cooperativa di Legacoop Campania, unisce una serie di tematiche alla base della filiera agroalimentare: reddito adeguato di agricoltori e pescatori, scambi commerciali equi e all’insegna della legalità, cura e vocazione del territorio, benessere psicofisico delle persone, cultura e storia, della cucina italiana.

La Dieta Mediterranea è un concetto capace di unirci e per questo sosteniamo la candidatura all’Unesco della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità. Una dieta e una cucina che comprendano i prodotti dell’agricoltura e della pesca perché non sono solo un fatto nutrizionale, ma un insieme di sensazioni, risate ed emozioni, che un bicchiere di vino e una tavola imbandita in un borgo antico possono rendere immortali. È una risposta alle preoccupazioni per alcune tendenze e nuove realtà in materia di alimentazione, salute e fenomeni sociali quali il consumo di bevande gassate, il sovrappeso e l’obesità, il divario di genere, la sempre maggiore difficoltà di competitività dell’agricoltura, che resta l’attività principale a salvaguardia del territorio, il divario di reddito e istruzione nelle città. Tutti elementi che influiscono negativamente sui consumi alimentare in termini soprattutto qualitativi, in particolare nelle giovani generazioni.

La cooperazione, e il Manifesto ce lo ricorda, in questo campo sta già facendo tanto, Per esempio le nostre filiere sono impegnate nelle soluzioni per la cattura del carbonio, per la corretta gestione del suolo. Il motivo è che, forse, questo nostro agroalimentare è un grande crogiuolo di esperienze, di saperi e di qualità, che ne fanno certamente un momento di orgoglio non solo per chi opera nel settore ma per tutti i cittadini che incontriamo. Ne sono testimonianza i grandi numeri legati all’export e la soddisfazione che cogliamo, mentre passeggiamo per strada, nei volti dei milioni di turisti seduti a tavola.

Cristian Maretti

Questo post è stato letto 26 volte

Chi scrive

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *