Giorgio Gustavo Rosso lascia il gruppo consiliare, ma non c'è chiarezza sul perché della decisione. Stringata nota su Facebook. Ma è troppo poco, soprattutto da chi ha fatto della trasparenza una bandiera
Bufera in casa 5Stelle. Giorgio Gustavo Rosso, consigliere comunale, lascia il gruppo e va nel gruppo misto. Una decisione che ha colto di sorpresa anche gli altri tre consiglieri, ma che non è una questione di lana caprina. Giorgio Gustavo Rosso è uno degli elementi di spicco dei 5Stelle cesenati (è stato indicato anche come possibile candidato a sindaco) quindi sulle sue dimissioni deve essere fatta chiarezza. A parte che dovrebbe essere fatta anche se fosse un esponente di secondo piano. Quella stessa trasparenza che sarebbe chiesta a qualsiasi altro partito o movimento deve essere pretesa anche dai 5Stelle, oltretutto in considerazione del fatto che per loro la trasparenza è un mantra.
Invece fino ad ora non ne è stata fatta molta. Anzi, per niente. Sulla pagina Facebook dei pentastellati cesenati è comparso un comunicato firmato da Claudio Capponcini, Natascia Guiduzzi e Max Iacovella, gli altri tre consiglieri comunali.
Lo pubblico integralmente. Apprendiamo con sorpresa e dispiacere della decisione del collega Giorgio Gustavo Rosso che ci lascia in modo così repentino e per noi inspiegabile. Rispettiamo la decisione di sospendersi dal Movimento 5Stelle anche se non ne comprendiamo i motivi visto che la linea politica è stata da tutti e quattro condivisa fino ad oggi.
Non condividiamo invece la scelta di rimanere comunque all’interno del Consiglio comunale senza far parte della formazione politica i cui simpatizzanti hanno determinato la sua elezione.
Nonostante questa defezione la nostra linea di condotta politica di opposizione non cambierà in contrasto alle azioni di questa giunta perché crediamo che essa possa essere di giovamento al miglioramento del governo della nostra città.
È poco. Troppo poco. Bisogna fare chiarezza sul perché delle dimissioni. Non può passare tutto in cavalleria. L’unico motivo plausibile è che ci sia una rottura politica. Ma quale? I tre consiglieri dicono di non saperne niente. Se è un modo per prendere tempo ci può stare anche se non è il massimo della trasparenza. Non va bene se invece resta l’unica versione.
Detto questo devo aggiungere che non mi meraviglio di quello che sta succedendo. Non ho mai creduto alla presunta superiorità morale dei 5Stelle. Li ho sempre considerati un partito come gli altri, con però poca esperienza e la supponenza di chi si ritiene superiore. E questo episodio lo dimostra. Ma a chiedere chiarezza dovrebbero essere anche gli altri gruppi consiliari. Anche quelli di opposizione che in questo momento sono sulla stessa barca dei 5Stelle, quasi degli alleati.
E se non arrivassero risposte esaustive? Se fossi nel capogruppo del Pd farei un gesto clamoroso: diserterei una seduta del Consiglio comunale. L’aventino della maggioranza farebbe parlare molto di più. Del resto chi di aventino colpisce di aventino perisce.
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