Scuole, il piano della Provincia

Borghetti (Uil): "Bene, ma rispettare i tempi e accelerare su un nuovo edificio". Poi chiede "percorsi partecipati e unità di intenti fra i vari istituti"

Buonsenso e coinvolgimento di tutte le parti interessate. È quello che Marcello Borghetti, segretario Uil di Cesena, chiede alla Provincia per cercare di risolvere i problemi di un’edilizia scolastica “che rischia di essere un freno a quella istruzione di qualità che tutti riconoscono a Cesena”. Poi aggiunge: “Per gestire una situazione difficile bisogna agire con tatto, passare attraverso un percorso partecipato”. La richiesta è di coinvolgere insegnanti e studenti e di non delegare buona parte del lavoro ad un tecnico che ha avuto anche un approccio piuttosto burocratico.
Il problema dell’insufficienza dell’edilizia scolastica riguarda le scuole superiori. Negli ultimi anni sono aumentate le iscrizioni ai licei, in particolare al Linguistico e al Classico. I problemi maggiori li ha avuti il Linguistico che fin dalla nascita non ha avuto una propria sede, ma è stato distribuito in tre plessi. La crescita del Classico lo ha portato ad allargarsi al Cubo, ma togliendo spazio a Geometri che, fra l’altro, nell’ultimo anno ha aumentato gli iscritti ed è cresciuto di una classe. E la situazione peggiorerà nel prossimo anno scolastico.
Serve una riorganizzazione che la Provincia ha affidato a Monica Rossi. Adesso sono disponibili  190 aule. Il prossimo anno ne serviranno altre nove. Saranno prese a “prestito” dalla media Plauto. La Provincia poi ha deliberato una riorganizzazione che prevede di aggregare gli istituti scolastici per affinità didattiche. Quindi si ipotizza la costruzione di un polo liceale presso l’area Stazione ferroviaria ed un polo tecnologico in zona Casali. Qualche disagio continuerà ad averlo il Linguistico che sarà distribuito su due sedi: 35 aule al Cubo e nove alla Plauto. Sicuramente meglio di adesso che è su tre sedi ma, ha ragione Borghetti quando dice che “serve trovare una situazione definitiva”.
Va da sé che questa riorganizzazione necessita anche di un intervento di manutenzione straordinaria. A tal proposito la Provincia, nella seduta del 19 gennaio, ha deliberato una spesa complessiva di un miliardo e 800 milioni di euro da finanziare con i proventi della vendita della vecchia caserma dei carabinieri di Cesena, ceduta nell’asta del 27 luglio 2016.
Progetto tampone o definitivo? “Assolutamente momentaneo” risponde Borghetti che aggiunge: “Per risolvere l’emergenza serve un altro stabile”. In tal senso approva l’idea contenuta nella delibera provinciale di prevedere la costruzione di un nuovo fabbricato presso l’Agrario (Borgo Paglia) così da poter ospitare Geometri. La Provincia parla di una spesa di quattro milioni di euro da finanziare con “fondi mutui Bei qualora finanziati dallo Stato”.
Investimento sul quale Borghetti invita a tenere alto l’interesse, così come chiede di accelerare sulla riorganizzazione. “Non si potrà accettare in nessun modo – dice – che all’inizio del prossimo anno scolastico non siano mantenute le promesse”. Infine lancia un appello ai presidi: “Evitate fughe solitarie. Bisogna fare massa critica e bandire le guerre tra istituti. Tutti hanno delle rimostranze. Se qualcuno andrà avanti per conto suo indebolirà il sistema. L’obiettivo è far star tutti bene. Non qualcuno, magari a spese di altri”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.