Tutto esaurito a teatro per la presentazione del libro “I Guidi. Signori di Dovadola”

Tutto esaurito a teatro per la presentazione del libro “I Guidi. Signori di Dovadola”
Il sindaco Gabriele Zelli ha annunciato la ripresa dei lavori di restauro della Rocca dei Conti Guidi
I duecento partecipanti che sabato 25 marzo hanno affollato il Teatro Comunale di Dovadola, in occasione della presentazione del libro “I Guidi. Signori di Dovadola”, hanno vissuto un importante momento di carattere storico e culturale. L’incontro, presentato dal sindaco Gabriele Zelli e coordinato dallo storico Marco Viroli, ha consentito all’autore di mettere in risalto lo straordinario lavoro di ricerca effettuato nel corso di una quindicina di anni, principalmente presso l’Archivio di Stato di Firenze e quello Storico Diocesano di Ravenna, che è alla base del volume finanziato dall’Amministrazione comunale dovadolese e pubblicato dalla Società Editrice Il Ponte Vecchio di Cesena.
Nel corso degli interventi è stato ribadito come tra i vari rami dei Guidi, i conti di Dovadola si distinsero per il valore militare che taluni di loro dimostrarono, per l’adesione al partito guelfo e per le importanti cariche di capitani e di podestà che molti esponenti della famiglia ricoprirono presso le Repubbliche di Firenze e di Siena. Nel corso dei secoli in tanti hanno tracciato la storia dei signori di Dovadola (Scipione Ammirato, Luigi Passerini, Emanuele Repetti, Robert Davidshon, …) ma il racconto dell’epopea dei Guidi scritta da Carlo Giannelli è un documento importante che certamente resterà e a cui si farà a lungo riferimento. Le approfondite ricerche, l’accurato apparato di note, la dettagliata bibliografia, le appendici, fanno del libro un’opera unica, preziosa e insostituibile, a cui tutti gli studiosi che verranno e che vorranno a loro volta scrivere dei Guidi non potranno fare a meno di rapportarsi.

Carlo Giannelli è uomo e studioso di grande spessore e profondità umana. Sindaco di Dovadola dal 1990 al 1995, la sua passione e la sua conoscenza del territorio e della storia che lo riguarda trasudano dalle pagine del libro e ci portano a immergerci profondamente nel mondo che l’autore narra, come nessuno aveva fatto prima, attraverso il racconto delle gesta di uomini e donne vissuti fino a oltre mille anni orsono, in un periodo compreso fra il X e il XV secolo. Erano tempi in cui una valle o anche solo un castello rappresentavano un intero mondo a parte, un mondo da difendere dagli attacchi e dagli intrighi che provenivano dall’esterno, ma anche dall’interno. Un mondo che appare lontanissimo a noi che viviamo in un’era in cui regnano la globalità e la velocità.
Nell’opera di Giannelli non ci viene dato conto solo della storia dei Guidi, viene tracciato anche un ritratto fedele e ben documentato di quella che era la vita di tutti i giorni, a quei tempi, in un piccolo borgo preappenninico, quale era Dovadola. Questo aspetto, in particolare, emerge nel capitolo dedicato agli “ordinamenti” che regolamentavano la vita quotidiana, l’amministrazione, la tassazione, le sanzioni, dagli inizi del XV secolo, quando Dovadola iniziò a entrare a far parte della sfera di ingerenza della Repubblica di Firenze.
Come per gran parte delle altre famiglie comitali della Pianura Padana anche le radici dei Guidi affondano nella leggenda che li vuole nobili di lontane origini. Poi, da un certo punto in avanti, la storia dei Guidi si intreccia con quella di Firenze che, piano piano, si insinua in Romagna, fino ad consolidare il proprio dominio e a dare origine a cinque secoli di Romagna toscana, terminati dapprima per via della scomparsa del Granducato in seguito all’Unità d’Italia, poi con il passaggio, nel 1923, alla Provincia di Forlì.
Durante il corso della presentazione il sindaco Gabriele Zelli ha annunciato che i lavori di restauro della Rocca dei Guidi di Dovadola, avviati nel corso di questi ultimi anni e attualmente fermi, riprenderanno nei prossimi giorni quando verrà avviato un ulteriore cantiere potendo contare sulla disponibilità finanziaria di 240 mila euro, in gran parte risorse proprie del Comune di Dovadola. “Una cifra modesta rispetto a quanto occorrerebbe per completare l’intervento, ha sottolineato il sindaco Zelli, ma vuole essere un segnale nei confronti della Regione e del Governo centrale affinché prendano in considerazione il recupero totale di una straordinaria testimonianza storica e architettonica rimasta pressoché inalterata nel corso dei secoli”.

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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