Imminente la cessione a Cariparma. Intervengono sindaco e parlamentari locali. Chiedono di garantire il legame col territorio. L'operazione era stata impostata prima che succedesse il cataclisma
Giorni decisivi per il futuro della Cassa di Risparmio di Cesena il cui destino, per la verità, è già segnato: assieme a Rimini la banca cesenate entrerà a far parte del gruppo Cariparma/Credit Agricole. In economia, come nella vita mai dire mai, ma pare molto difficile che l’operazione possa saltare.
Andrebbe (uso il condizionale solo per scrupolo) quindi in porto l’operazione che aveva impostato Adriano Gentili, allora direttore generale della Carisp, e che poi si fermò per un cataclisma che non era in nessun modo preventivabile dopo le numerose e frequenti ispezioni di Banca d’Italia.
Sul tema della possibile vendita ricevo e pubblico una nota firmata da Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e Mara Valdinosi e Enzo Lattuca, parlamentari.
“Il fatto che un grande e solido gruppo bancario europeo possa essere interessato a rilevare le due banche romagnole, è di importanza fondamentale, poiché garantisce una prospettiva concreta in termini economici e occupazionali per i territori interessati, tra cui il nostro. Seguiamo dunque con grande attenzione gli sviluppi delle trattative per l’acquisizione in corso, perché la Cassa di Risparmio di Cesena rappresenta un valore per il nostro territorio ed in particolare per tante famiglie, per le imprese cesenati, e per i suoi stessi dipendenti, che negli ultimi anni hanno subito le conseguenze di una situazione negativa della quale non hanno responsabilità.
Non tocca a noi entrare nel merito di scelte che competono alla Banca, ai suoi organi, agli azionisti, al Fondo Interbancario, che nei mesi scorsi ne ha acquisito il controllo. Ma, come già ribadito dai sindacati e dall’Associazione Dipendenti Azionisti Cassa di Risparmio di Cesena, non abbiamo dubbi: chiunque entri in rapporto con la Cassa di Risparmio dovrà rispettare il nostro territorio, i cittadini, le imprese, le forze sociali ed economiche e garantire trasparenza assoluta nel rapporto con tutti e con le istituzioni in primis. Perché è bene che la politica stia fuori dalle scelte che riguardano gli istituti di credito – a Cesena come in tutta Italia – ma è altrettanto certo che i gruppi proprietari e manageriali delle banche non potranno neppure per un attimo pensare di poter fare a meno, non rispettandole, delle comunità. La Cassa di Risparmio, infatti, non è solo dei suoi soci, ma anche dei dipendenti, dei correntisti, delle imprese che ad essa si sono affidati, portandola ad essere uno dei fattori di sviluppo del nostro territorio. L’eventuale approdo in Romagna di Cariparma dovrà dunque garantire il necessario equilibrio tra i diversi interessi ed una crescita economica dei territori coinvolti.
In questi mesi, assieme e separatamente, più volte abbiamo interagito con chi ce l’ha chiesto. Lo abbiamo fatto sempre con il massimo della trasparenza e lo stesso hanno fatto altri rappresentanti istituzionali. Ci auguriamo che i percorsi attivati in questi giorni si caratterizzino per la stessa rispettosa trasparenza del nostro territorio”.
Questo post è stato letto 187 volte