Mercoledì il taglio del nastro. Presenti 1.100 aziende. Nell'ortofrutta Italia tra i primi dieci produttori al mondo. Nel 2016 ogni italiano ha consumato 236 chili di prodotti
Rimini – Sarà il Vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero a tagliare il nastro della 34esima edizione di Macfrut mercoledì 10 maggio alle ore 11.30 alla Fiera di Rimini. Presenti, tra le numerose autorità, l’On. Sandro Gozi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Ministro dell’Agricoltura del Libano Ghazi Zaiter, l’europarlamentare Paolo De Castro e Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna.
La fiera internazionale dell’ortofrutta in programma fino a venerdì 12 maggio chiama a raccolta oltre 1100 aziende del settore, con un espositore su quattro che arriva da oltreconfine (circa il 23% del totale), e oltre 1200 buyer internazionali invitati per l’occasione. Ben 11 le aree espositive rappresentate su 8 padiglioni fieristici per un’area di 50mila metri quadrati. E ancora Cina Paese Partner, Basilicata regione partner, con record delle Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Campania, Puglia, Sicilia).
Tante le novità di questa edizione, in un settore tra i più dinamici dell’agroalimentare italiano. Sono i numeri a testimoniarlo.
L’Italia è tra i primi produttori al mondo di ortofrutta con oltre 10 milioni di tonnellate di frutta all’anno (frutta, agrumi e uva da tavola), gli ortaggi superano i 15 milioni di tonnellate (serra e in pieno campo, insieme a legumi secchi, patate e olive da tavola), secondo i dati Cso Italy. L’ortofrutta è una componente fondamentale del sistema agroalimentare nazionale: vale 14 miliardi di euro in quanto a produzione lorda vendibile, pari al 25% della PLV agricola.
Il comparto ortofrutticolo oggi costituisce la seconda voce dell’export agroalimentare italiano, pari a 4,9 miliardi di euro, in crescita sull’anno precedente +5%, secondo solo al vino che vale 5,6 miliardi. Positivo il saldo commerciale import/export di ortofrutta pari a +390 milioni di euro (fonte Ice).
Le principali aree geografiche di destinazione dell’export sono l’Unione Europea che assorbe l’80% del prodotto (4 miliardi di euro), l’Europa extra Ue (6,7%, 4,4 miliardi), Medio Oriente, Nord America e Nord Africa tutte con il 2,1%.
Ancora più nel dettaglio, i principali paesi di destinazione dell’export italiano: Germania (1500 milioni di euro, +5,8%), Francia (500 milioni, +10,1%), Austria (309 milioni, +8,8%), Regno Unito (278 milioni, +1,6%), Svizzera (251 milioni, +5%), Spagna (209 milioni, +7,1%).
Per quanto riguarda i flussi, sempre riferiti all’export, crescono il comparto della frutta fresca (1,7%), degli ortaggi (15,7), degli agrumi (20%) e della frutta secca (15,2%). Anche in valore segno positivo per tutti i comparti: ortaggi (8,2%), agrumi (27,6%), frutta fresca (1%) e frutta secca (6,9%).
Ogni italiano in media nel 2016 ha consumato 136 kg di ortofrutta, così suddivisi: 75 frutta, 61 di ortaggi. Dieci anni fa il consumo era maggiore 141 kg a testa: 78 frutta, 64 ortaggi. Negli ultimi due anni positivo è stato il trend di crescita dei consumi domestici: +1,4% nel 2016, +3% nel 2015. Fonte Cso Italy.
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