Possibile condivide lo spostamento a Rimini. "Cesena era troppo piccola". Ora chiede al Comune un assessore all'agricoltura più forte e che il settore torni prioritario nell'agenda della giunta
Macfrut, la scelta è stata giusta, ma piace meno avere un assessore all’agricoltura a mezzo servizio. Nel senso che non l’incaricato ha anche altre competenze. Questo, in estrema sintesi, il pensiero di Possibile sulla più importante iniziativa organizzata dalla Fiera di Cesena. Il documento lo pubblico integrale.
Una buona notizia, il Macfrut ha trovato la sua giusta collocazione. E i numeri positivi, ogni anno in leggero aumento rispetto all’edizione precedente, ne sono testimonianza. Per l’edizione 2017 circa 7000 i metri quadri in più di spazi occupati, circa 100 l’incremento degli espositori, con un migliaio di nuovi visitatori, numeri positivi che dovrebbero essere una soddisfazione per tutti.
Certo, con un pizzico di rammarico per la consapevolezza che “Cesena Fiera” era troppo piccola per continuare ad ospitare il Macfrut nella nostra città e, non essendoci le condizioni per aumentare gli spazi fieristici, continuare a tenere il “corpo” in Romagna (non dimentichiamo che si era paventata anche l’ipotesi “Fiera di Bologna”, che disastro sarebbe stato) e la testa a Cesena è stata sicuramente la scelta più giusta.
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Consapevoli che, nel suo piccolo, “Cesena Fiera” ci ha guadagnato un bel restyling, con un investimento di circa 3,4 milioni per la sistemazione del padiglione centrale, delle sale convegni della Hall, per la nuova cucina industriale, per il nuovo impianto di riscaldamento, il nuovo impianto fotovoltaico e persino per la ritinteggiatura e l’asfaltatura del piazzale. E con la cessione del 60% delle azioni ai privati (la maggior parte del Comune di Cesena) è in corso un bel processo di trasformazione, con la speranza sia anche occasione di rilancio !
La polemica politica ha comunque fatto capolino anche in questa edizione. Per noi è il sale della democrazia, ben vengano il confronto e la discussione, anche in maniera aspra e accesa, cosa completamente diversa sono invece le cadute di stile, quelle davvero poco edificanti e le lasciamo agli altri.
Noi rimaniamo orgogliosi di un “prodotto Made in Cesena” che cresce e che speriamo possa fungere da volano per un mondo, quello agricolo, che deve tornare ad essere motore della nostra economia. Gigantesca la lacuna di non avere un assessorato specifico per l’agricoltura (mischiato stranamente con la cultura, la promozione, lo sport, il turismo, un minestrone), tematica che deve tornare ad essere priorirtaria nell’agenda politica della nostra amministrazione.
Come ci interessa poco chi cerca di metter il cappello sopra il Macfrut, sperando davvero non ci si limiti a commentare solo freddi numeri, ma che da quelli si possa partire per provare a riportare Cesena nel cuore della Romagna. Forse sembriamo una forza politica piccola, qualcuno potrebbe credere di non doverci prendere in seria considerazione, ma questo non ci impedisce certo di provare a cambiare le cose, e allora viva il Macfrut e per l’edizione 2018 viva il radicchio !
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