Intervento sul bilancio. Accordo fra Comune e sindacati
Alla vigilia della presentazione della proposta di bilancio 2018 (che approderà in Consiglio comunale mercoledì 15 novembre), questa mattina l’amministrazione e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil confederali e pensionati hanno siglato il verbale d’intesa, condividendo la necessità di favorire nuove progettazioni strategiche per il futuro della città di Cesena e dell’intera area romagnola e, in particolare, di attivare: un approfondimento sulle modalità per incentivare la struttura operativa degli uffici comunale nel contrasto all’evasione fiscale e un tavolo per il contrasto al lavoro irregolare e al caporalato coinvolgendo i soggetti deputati al controllo.Inoltre si è convenuto di prestare la massima attenzione in ogni ambito, verso l’eliminazione delle barriere architettoniche per favorire l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi pubblici alle persone con disabilità.
Ma, soprattutto, si è stabilito di modificare il sistema delle rette applicate negli asili nido e nelle scuole per l’infanzia, nel segno di una sempre maggiore equità.
Attorno al tavolo, l’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco, dal vicesindaco, dall’assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti e dal capo di gabinetto Matteo Marchi, mentre per le organizzazioni sindacali erano presenti il segretario Cgil Silla Bucci, il segretario Cisl Filippo Pieri, il segretario Uil Marcello Borghetti, il segretario Uil Pensionati Primo Casadei.
L’accordo odierno prevede la modifica del sistema delle rette per l’accesso ai servizi educativi e scolastici comunali, in un’ottica di crescente equità, in modo da disincentivare la mancata presentazione dell’Isee e, al contempo, di abbassare ulteriormente il costo a carico delle fasce più basse. Nel dettaglio, le parti hanno convenuto sull’opportunità di ridurre le rette per gli scaglioni Isee più bassi (fino a 14.000 euro) e di aumentare, invece, quelle per gli scaglioni più alti (con Isee sopra i 40.000 euro per i nidi, con Isee sopra i 50.000 euro per le scuole dell’infanzia).
Secondo le proiezioni, in tal modo circa 750 famiglie, pari a circa il 35% del totale, otterrebbero una riduzione della retta di frequenza.
Le parti hanno convenuto che il nuovo sistema venga attivato in via sperimentale a partire dal 2018 e che venga prestata una particolare attenzione al monitoraggio dei risultati, per verificare la possibilità di applicare nel 2019 un sistema ancora più efficace, finalizzato ad sostenere le famiglie con bambini, con l’ipotesi di estendere le riduzioni anche allo scaglione immediatamente superiore (dai 14mila ai 16mila euro di Isee), se questo non provocherà rilevanti squilibri tra entrate e spese.
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