Settimana di bufera sul Comune di Forlì. In pochi giorni il Municipio è stato scosso dalle notizie di inchieste, aperte e chiuse, e la revoca dell'incarico alla segretaria generale.
Il primo scossone: il sindaco Davide Drei è indagato con le ipotesi di accusa di abuso d’ufficio e falso ideologico per presunte irregolarità nell’aumento dei compensi degli amministratori della holding Livia Tellus che controlla le società partecipate. La querelle era scoppiata l’estate del 2016 quando la Lega Nord presentò al sindaco un’interpellanza sui compensi dei vertici della società Livia Tellus. Secondo i due esponenti del Carroccio gli emolumenti avrebbero sforato i limiti imposti dal Governo Renzi, che puntava al risparmio sulle spese. A novembre di quell’anno la Procura della Repubblica di Forlì aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti ipotizzando il reato di abuso d’ufficio.
Martedì sono stati consegnati due avvisi di garanzia, rispettivamente al direttore generale del Municipio Vittorio Severi e al presidente della società partecipata Gianfranco Marzocchi. Venerdì è stato lo stesso sindaco Drei con una conferenza stampa a comunicare di essere destinatario a sua volta di un avviso di garanzia per gli stessi reati, vale a dire abuso d’ufficio e falso ideologico, rimarcando però come il percorsi fatto dal Comune e dall’assemblea dei soci di Livia Tellus (i 15 Comuni dell’Unione) fosse improntato al rispetto della legge e al risparmio e come l’aumento degli emolumenti fosse dovuto al carico maggiore di responsabilità degli amministratori, passati da guidare una società partecipata di un solo Comune, a una che raggruppava i 15 Comuni. Sull’interpretazione della legge sulla riduzione dei compensi si attende il verdetto della Corte dei conti: in ballo per Livia Tellus e le società controllate, vale a dire ForlìFarma, Forlì Mobilità integrata e Forlì Città Solare, la riduzione del 20 per cento nei compensi. Da capire se la legge si riferisce a ogni società oppure i risparmi debbano considerarsi complessivi, come inteso dai soci di Livia Tellus, che comunque intanto hanno sospeso il versamento delle eccendenze in attesa che si faccia chiarezza.
Il secondo scossone: è arrivata a conclusione l’indagine sul bando del verde pubblico. In questo caso risultano indagati per turbativa d’asta in concorso l’ex vice sindaco del Comune di Forlì, Veronica Zanetti, il direttore generale Vittorio Severi, e Giovanni Morelli, fondatore dello “Studio Progetto Verde”. Nel mirino la procedura di selezione di una figura di supporto specialistico all’Unità Verde del Comune, autorizzata dall’allora assessore competente Veronica Zanetti, che nel luglio 2015 aveva portato alla nomina dell’ex manager dello studio ferrarese “Progetto Verde”, Giovanni Morelli. Un terremoto che, di fatto, spinse il sindaco Davide Drei a togliere la delega al verde pubblico alla sua vice Veronica Zanetti, poi uscita dalla giunta nel rimpasto del giugno 2016. Ora si andrà verso l’udienza davanti al Gip per capire se ci sarà un rinvio a giudizio o l’archiviazione.
Infine il terzo scossone: durante il consiglio comunale il sindaco Davide Drei ha annunciato la revoca dell’incarico alla segretaria generale Lia Piraccini: il primo cittadino ha spiegato che una serie di comportamenti che potrebbero avere rilevanza penale, tanto da essere interessata la Procura, hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con la segretaria generale, che aveva già chiesto a settembre il congedo per motivi familiari. Naturalmente per Lia Piraccini c’è la possibilità di un’audizione per l’esame delle controdeduzioni prima di arrivare al provvedimento definitivo.
Per il Comune e il sindaco Davide Drei si chiude una settimana davvero difficile, le opposizioni sono già sul piede di guerra.
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