Il coordinatore regionale di Forza Italia sul Carlino è stato molto duro col leader di Libera. Solo un temporale o ci saranno effetti più pesanti
L’obiettivo di sicuro non era quello, ma l’approvazione del regolamento di convivenza civile (norme antifascismo) ha provocato una mezza rivoluzione nel mondo politico locale. In particolare nel centrodestra. Si è diviso. Nel locale ha fatto quello che il centrosinistra sta facendo a livello nazionale.
Ma la rottura cesenate potrebbe essere più deflagrante di quello che si poteva pensare in un primo momento.
Una riflessione è inevitabile dopo quello che Massimo Palmizio, coordinatore di Forza Italia, ha detto al Resto del Carlino su Marco Casali. Il virgolettato è stato pubblicato domenica.
Massimo Palmizio, scrive Andrea Alessandrini, è lapidario verso Marco Casali che lo ha chiamato in causa accusandolo di portare acqua al Pd e di utilizzate a Cesena, a questo scopo, Gilberto Zoffoli. “Ho letto – ha detto Palmizio ad Alessandrini – un cumulo di fesserie pronunciate da Casali, se l’ho rimosso dagli incarichi di Forza Italia c’è una ragione: ha provocato danni anche a Cesenatico”.
E adesso? La domanda è lecita. Non è un segreto per nessuno che Casali era il candidato in pectore del centro destra. E continua ad essere in netto vantaggio. Se non altro perché se lo è guadagnato sul campo e ha dalla sua parte Lega, Fratelli d’Italia e Cl. Però una simile avversione da parte del coordinatore regionale di Forza Italia non può certamente essere archiviata con tanta facilità. Soprattutto se, come pare molto probabile, nelle elezioni di primavera il partito di Berlusconi resterà, a Cesena e in Emilia
, il primo partito della coalizione.
È vero che le candidature si decideranno soprattutto a livello locale. Ma dovranno anche incastrarsi in un quadro regionale. E, adesso non è in segreto, che gli azzurri bolognesi non vedano benissimo Marco Casali. Quindi bisognerà capire la voglia e la forza che i suoi supporter avranno di difenderlo.
Se avessero delle difficoltà è chiaro che si riaprirebbero i giochi. In quel caso potrebbe tornare di stretta attualità un nome che non è mai sparito dall’agenda degli azzurri bolognesi: Corrado Augusto Patrignani che, fra l’altro, sta avendo una visibilità che va ben oltre il suo ruolo di presidente di Confcommercio.
Premesso che nessuno è contrario ad avere spazio sulla stampa, soprattutto se in positivo. L’impressione però è che Patrignani, persona comunque sempre attiva, stia galleggiando in attesa di capire cosa succederà. Insomma, farsi trovare pronto in caso di chiamata. E questa volta, probabilmente, non direbbe di no come ha fatto circa quattro anni fa.
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