La Cesena che vorrei

Temo che sarà una campagna elettorale povera di contenuti, mentre sarebbero molti gli argomenti da trattare. Al candidato del centrosinistra suggerisco di proporre il raddoppio del parcheggio dell'Osservanza

Del raddoppio del parcheggio dell’Osservanza se ne parla da tempo. Adesso l’idea è stata rilanciata dalla Confesercenti, associazione che ha sempre dimostrato una buona capacità elaborativa. Basta guardare, ad esempio, le integrazioni presentate sul bilancio. Una capacità, ma soprattutto una concretezza che, molto spesso, non si riscontra tra i politici.

Ma torniamo al parcheggio dell’Osservanza. Premetto che sulla sosta io non ho cambiato idea: ritengo che a Cesena ci sia un’offerta sufficiente per le ore diurne. Sfido chiunque a non trovare posto il sabato pomeriggio. Si soffre invece di sera, soprattutto nel fine settimana. Per quello sarebbe molto utile il Sacro Cuore. Si sbloccherà prima o poi?

 

Però se proprio si deve pensare ad una soluzione per aumentare i posti auto, il raddoppio dell’Osservanza è la proposta migliore. Non costerebbe molto, non sarebbe impattante (aiutano le piante che ci sono in tre dei quattro lati) e sarebbe veloce da fare. E, se fossi il candidato del centrosinistra lo proporrei. Sarebbe il modo migliore per archiviare l’argomento parcheggi e depotenziare buona parte dell’opposizione.

E poi cominciare a parlare di temi che, invece, vengono trattati poco o niente. Lo so, sono anziano, non sono innovativo. Cosa ci devo fare. Io le sedi di partito le chiamo col loro nome, non urban center. Per quello i temi che prediligo rischiano di essere noiosi. Di non avere una presa mediatica. Ma non ci posso fare niente. Non posso pensare di cambiare quando ormai ho qualche capello nero in mezzo a quelli bianchi.

 

Però a me piacerebbe che in campagna elettorale si parlasse di smart city. Vorrei sentire qualche parola sul bilancio. Sapere su quale indebitamento ci si vuole attestare, avere risposte sugli indici di copertura per i vari rischi che ci sono. Sapere quanto si intende investire nelle manutenzioni. Avere proposte per ridurre la  burocrazia. Nell’ambito dell’edilizia conoscere il pensiero non tanto sulle aree, ma sugli indici edificatori che si vogliono applicare nelle ristrutturazioni che, di fatto, per il momento sono lo sbocco del settore edile. Poi mi piacerebbe avere delle risposte sulla viabilità/sicurezza. Ma non sul centro, bensì sulle tante strade della periferia che sono (soprattutto negli incroci) pericolose. Sono quelli i punti, a mio avviso, dove fare le rotonde.

https://www.flickr.com/photos/ziowoody/

Cesena – Palazzo del Capitano (photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Mi piacerebbe poi che si parlasse anche dei report trimestrali della Camera di commercio. Studi che fotografano l’andamento dell’economia. In passato, un paio di volte, ad esempio, è stato segnalato il pericolo delle infiltrazioni mafiose, ma nessuno ha battuto ciglio.

 

Sarebbe anche bello che ci si confrontasse sullo studio presentato da Ernst & Young a Fattore R. Ha elencato le nostre criticità scarsa propensione all’export, problemi di infrastrutture, basso hi-tech, distanza fra mondo delle imprese e università, problemi a reperire manodopera specializzata, troppi campanili, andare oltre le banche per migliorare un accesso al credito che continua a restare difficile e che spesso frenano la crescita delle sturt-up, creare una crescita sostenibile che non crei scarti ambientali e umani. Quindi stop alla mentalità legata al costo del lavoro per unità di prodotto e non certo al benessere.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Tutte cose, per la verità, dette anche in passato. Ma che sono sempre rimaste lettera morta. Si preferiva parlare di parcheggi e sensi unici. Una campagna elettorale è  stata caratterizzata dal senso unico in via Plauto. Non oso immaginare quale sarà il tema più gettonato della prossima.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.