Sempre molto attento a quello che succede nella politica locale, a Varro non è sfuggito il ritorno di Laura Bianconi
Varro è sempre molto attento ai movimenti che ci sono nella politica locale. Quindi, non può essere stato insensibile all’ultima decisione di Laura Bianconi.
“Laura non c’è, è andata via
Laura non è più cosa mia” cantava qualche tempo fa Nek.
Bello il testo, ma completamente inadatto a descrivere la nostra LaVra locale: la senatrice Laura Bianconi.
Perché, a differenza della Laura di Nek, la nostra LaVra c’è invece sempre quando c’è da rappresentare la Romagna in Parlamento. E l’ha anche raccontato a Carlino e Corriere che ci starà ancora vicina, prima da candidata al Senato il 4 marzo, poi da parlamentare.
Certo, in questi anni a Cesena, Rimini, Ravenna e Forlì l’abbiamo vista proprio poco, ma cosa significa? Lei aveva da fare altro, era impegnata a stare vicina prima a Berlusconi, poi al senza quid Alfano, infine alla ministra miss simpatia Lorenzin. E, stando vicina a loro, non poteva mica stare anche vicino ai romagnoli! Insomma, non scherziamo.
La notizia c’è quindi tutta e addirittura ce ne sono due. LaVra sarà candidata ancora (c’è chi dice che il collegio senatoriale che comprende Rimini, Cesena e parte di Forlì, sia perfetto per lei); LaVra sara candidata nel nuovo Partito petaloso della Lorenzin, collocato a tutti gli effetti nel centrosinistra.
Insomma, una conferma (la candidatura) e una novità assoluta (vicina a quel Renzi del quale non è mai stata amica).
Chi vivrà queste due novità con gioia e chi invece le patirà, perdendo sonno e capelli?
Tra i felici per questa notizia ci saranno sicuramente extragel Lucchi, che di LaVra è sempre stato amico (tanto che qualche giornalista malevolo ogni tanto faceva anche battutone sulla vicinanza tra i due), Gilbertino Zoffoli (che così vede confermato il suo percorso politico aggressivo verso il centrodestra) e Marcone Casali (che non ha mai amato la LaVra, perché lei da sempre non lo considera un genio . E così lui potrà accusarla di aver gettato la maschera, rivelandosi la comunista che lui ha sempre pensato fosse).
Tra coloro che patiranno, ci saranno Marchino Casali (che vedrà ancor di più evidenziata la sua collocazione “estremista”, nelle mani di Antonellona Celletti e di Patriziona Ricci), Gilbertone Zoffoli (che così sarà proprio senza rete e sarà costretto a non tergiversare più tanto nel suo percorso di allontanamento del centrodestra), megagel Lucchi (che dovrà darsi per malato nei prossimi 50 giorni, per evitare di dover fare iniziative elettorali imbarazzanti con LaVra).
In fondo in queste 7 settimane (per loro è per altri) basterà cantare: “LaVra dov’è, mi manca sai
Magari c’è un altro accanto a lei
Giuro non ci ho pensato mai
Che succedesse proprio a noi”…
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