Intervento della lista "A sinistra"
Lo scontro che non ti aspetti. La lista “A sinistra” su accoglienza e non solo stuzzica i cattolici del centrodestra. La nota.
Circola in rete un breve video a proposito delle prossime elezioni a Cesena: un ragazzo spiega, ricorrendo alle parole di papa Francesco che appaiono addirittura sullo sfondo, come mai abbia deciso di candidarsi col centro-destra.
È perché «Io servo». È perché il papa, in occasione della sua visita a Cesena, aveva invitato i giovani a impegnarsi in prima persona. E lui ha ubbidito. Anche il linguaggio usato è filologicamente ossequioso: si cita «la visita apostolica evento unico», il «santo padre» il «bene comune»…
Ma tutto stride, fa troppo attrito con il fastidio mai taciuto che i cosiddetti «cattolici del centro destra» da sempre esprimono nei confronti di questo papa.
Diciamo pure, senza troppi giri di parole, che lo detestano – Ratzinger era il loro papa – fino a metterne in discussione la legittimità dell’elezione. Non cadiamo dalle nuvole. Negli ambienti di Comunione e Liberazione e simili, papa Francesco sarebbe sempre sul crinale dell’eresia, o per lo meno dell’errore dottrinale: troppo incerto nel dettare i comportamenti sessuali e morali, troppo «popolare» e incline all’immagine di una «chiesa in uscita», troppo disposto a mettere in discussione tutto. E per dirla fino in fondo, questi, i cattolici del centro destra, sono sempre lì a sfruculiare per cercare addirittura se questo papa sia stato complice nel nascondere le colpe dei preti pedofili.
Che adesso quegli stessi cattolici escano con questo proclama che si mette sotto la benedizione di papa Francesco fa solo ridere, e irrita anche un po’.
In quel discorso del papa a Cesena c’era un altro invito che forse i giovani cattolici di destra hanno trascurato: «preparatevi adeguatamente».
Ecco, preparatevi, poi spiegateci bene che cosa è esattamente per voi «l’accoglienza» che nominate: quella di Salvini? O quella di papa Francesco? E cosa è esattamente il «bene comune» che citate: «la promozione della natalità» cioè invitare le donne a fare molti figli se no l’Europa cristiana rischia la sparizione? «La centralità della persona», ma quale persona? I manager di tutte le aziende visitate dal vostro candidato sindaco con relativo spot, o gli 800 bambini che a Cesena sono sotto la soglia della povertà? Aumentare gli spazi per la sgambatura dei cani, come dice il vostro capo, o puntare sulla scuola per l’infanzia come primo presidio di uguaglianza e accoglienza? Spiegateci bene.
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