Il giorno di Pasqua riapre lo storico bar Roma. Completamente rinnovato da una coppia di addetti ai lavori con un passato fra la Romagna e l'Australia
Si scrive Amor, ma si pronuncia Roma. Lo storico bar di corso Garibaldi riapre domenica e come nome è stato scelto un anagramma di quello originale. Ma la R finale sarà rovesciata in modo tale da poter leggere Roma a rovescio. Nome a parte l’apertura è una buona notizia. Innanzitutto perché riparte un pezzo di storia di Cesena. In secondo luogo perché è la prima attività commerciale che riapre nella rinnovata piazza della Libertà. L’inaugurazione è prevista per domenica: il giorno di Pasqua.
Questo grazie alla caparbietà di una dinamica coppia, anche nella vita, di addetti ai lavori. Lui, Matteo Cieri, abruzzese, lei, Sara Alessandro, romagnola. Entrambi cittadini del mondo. Un passato in Australia a occuparsi di food&beverage fino alla scelta di tornare a casa per realizzare il loro sogno d’Amor. Una coppia che fa della professionalità il proprio segno distintivo.
L’obiettivo è di fare un locale per famiglie. Non a caso la vera novità sarà l’area interamente dedicata ai bimbi con una tata sempre disponibile. Al bando, però, plastica e schermi digitali, in quello spazio sarà come fare un salto nel tempo dove i giochi sono tutti in legno e educativi. Per il resto il locale si presenta eclettico, sobrio e metropolitano. Per i momenti slow e di relax c’è il piano superiore: 20 tavoli e circa 80 posti a sedere in materiali poveri come il ferro e il legno lavorati su misura in stile urban chic. Al piano inferiore l’arredamento cambia e si fa più eco-friendly e meno industriale, più fast e meno slow. A dominare la scena il grande bancone, la boiserie e uno scaffale che espone, in ordine geografico, la vasta cantina composta da vini nazionali, bollicine francesi e una particolare attenzione alle etichette del territorio. Un occhio al riguardo viene dedicato anche al personale. A partire saranno in sei, ma la selezione si amplierà in autunno quando sarà a pieno regime anche il pranzo.
Per lo storico locale è un nuovo inizio che si lega a filo doppio a quello della piazza. Matteo Cieri è tranquillo. “Ho iniziato la trattativa nel 2017 a cantiere ancora aperto. Ho sempre avuto sensazioni positive e continuo ad averle”.
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