Visita guidata alle Pievi di Santo Stefano a Pisignano e Santa Maria a Pieveacquedotto
Sabato 25 maggio 2019, alle ore 16.00, Marco Vallicelli, storico dell’arte, condurrà una visita guidata alle pieve di S. Stefano, via Crociarone 12, località Pisignano, Cervia, e di Santa Maria in Acquedotto, via Ca’ Mingozzi 9, Forlì.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Antica Pieve, presieduta da Claudio Guidi, sorta a Pieveacquedotto per valorizzare l’antico luogo di culto del luogo e gli altri analoghi presenti sul territorio. Proprio per questo è stato pubblicato un volume che riporta le descrizioni delle chiese visitate durante il mese di maggio 2019 dal titolo “Antiche Pievi. A spasso per la Romagna”, a cura di Marco Vallicelli, Marco Viroli e Gabriele Zelli.
Copia della pubblicazione sarà consegnata in omaggio ai partecipanti.
Al termine della visita della chiesa di S. Stefano, verso le ore 17.00 circa, si partirà alla volta di Pieveacquedotto dove, dalle 17.30, si potrà ammirare la millenaria pieve.
Nell’occasione Claudio Guidi ricorderà i prossimi appuntamenti promossi dall’associazione, in particolare gli otto concerti in programma in loco durante i mesi di giugno, luglio e agosto e svelerà gli itinerari delle visite del 2020.
Una frugale merenda concluderà il pomeriggio. Per informazioni Claudio 3386462755.
La pieve di S. Stefano è una delle meglio conservate tra quelle sorte nel Ravennate tra l’VIII e il IX secolo. Durante gli scavi eseguiti nel 1912 furono ritrovati mattoni romani e un frammento di lapide sepolcrale. Probabilmente la chiesa fu innalzata sopra un precedente tempio pagano, in quanto a sostegno dell’acquasantiera era collocata un’ara sacra con la raffigurazione del dio Mitra. Il cippo è ora conservato nel museo arcivescovile di Ravenna.
Non si hanno date certe sulla sua costruzione. Il primo documento in cui viene nominata risale al 977. Dopo l’anno Mille sono numerosi i documenti in cui essa è menzionata. Inizialmente dipendente dalla città di Cesena, entra a far parte definitivamente della diocesi di Cervia intorno al 1340.
La pieve, interamente in cotto, di piccole dimensioni e ben proporzionata, presenta linee architettoniche semplici e pure. L’esterno si presenta spoglio e l’uniformità della facciata è interrotta da quattro lesene, due angolari e due centrali, e da un rosone allineato con il portone centrale. Nella parte sud dell’edificio è collocato un frammento di croce con mano benedicente del XII secolo. Queste croci erano poste lungo le strade, per segnalare ai pellegrini la vicinanza di un hospitium dove poter sostare durante il loro lungo cammino.
All’interno la pieve è a tre navate, divise da quattro archi a tutto sesto poggianti su pilastrini. L’abside è decorata con affreschi cinquecenteschi rappresentanti Dio benedicente e la Vergine tra santi attribuiti al pittore ravennate Luca Longhi (1507-1580). L’abside, all’inizio del XVI secolo si presentava esternamente a forma poligonale e non circolare, come la possiamo vedere oggi. Anche il campanile quadrato fu demolito e ricostruito. Nel 1512, infatti, la pieve venne distrutta. Fu restaurata con materiale di recupero prima nel 1912 e successivamente nel 1979/1982. I restauri hanno eliminato gli interventi baroccheggianti che avevano eccessivamente appesantito la struttura originaria, permettendo così di ammirare la piccola pieve protoromanica nella sua semplice bellezza.
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