Tutti erano concentrati sulle Regionali. Ora devono resettare
E adesso? Il blitz salviniano scombussola i piani dei politici non solo a livello nazionale, ma anche locale. In particolare in Emilia Romagna dove tutti erano concentrati sulle Regionali. Adesso devono resettare e fare un ragionamento complessivo. Anche e soprattutto per le candidature.
Tutto al momento è in alto mare. Il grosso punto interrogativo riguarda i collegi. Nessuno ha certezze. A partire dal centrodestra che è legato alle decisioni della Lega. Il Carroccio correrà da solo, alleato con Fratelli d’Italia o col centrodestra unito? Tre diversi scenari che cambierebbero le cose. Nel primo o nel secondo caso per la Vietina, attuale parlamentare, non ci sarebbero speranze.
Le alleanze condizioneranno le scelte anche del centrosinistra. Per il collegio cesenate però la scelta potrebbe ricadere su un esponente del Pd cesenate. La motivazione è semplice: il collegio è per il 70 per cento cesenate (25 per cento forlivese e cinque riminese). Siccome il cesenate alle amministrative è il territorio dove il Pd ha tenuto di più sarebbe logico mettere un esponente d’area. Nomi al momento, ovviamente, non è possibile farne.
Il punto interrogativo è enorme anche per quanto riguarda i 5stelle che, per prima cosa, dovranno fare chiarezza al proprio interno a partire dal livello nazionale. Poi, come per tutte le altre coalizioni, tutto dovrà essere incastrato con le regionali per le quali si dovrebbe votare in novembre. A questo punto però non si potrebbe escludere un rinvio a febbraio. Siccome è difficile ipotizzare un election day, è difficile pensare che si possa tornare alle urne un mese dopo le politiche. Vedremo.
Ancora più complicato è il ragionamento sul Senato, collegio a scavalco con il Riminese. Non a caso nella precedente tornata tutti i candidati erano riminesi.
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