E Zignani (Uil) torna a stimolare la Regione sull' articolo 18
Il Jobs Act viola la Carta sociale europea, in particolare il suo articolo 24 che sancisce il diritto del lavoratore ad essere reintegrato se ingiustamente licenziato. Tradotto il Jobs Act azzera l’articolo 18 e questo viola la Carta sociale europea.
Ad affermarlo non è la Uil Emilia Romagna che, peraltro, ha sempre sostenuto questa tesi, ma l’Europa o meglio il Comitato europeo dei diritti sociali rispondendo ad un ricorso del 2017 sostenuto dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati).
Un verdetto che è musica per le orecchie di Giuliano Zignani, segretario della Uil regionale, che il tema dell’articolo 18 e della sua inadeguatezza lo ha rilanciato anche nello scorso fine settimana. In merito dice: “Parole, per noi, fondamentali che rafforzano la nostra pervicace convinzione a voler riaprire, a livello di un Nuovo Patto per il Lavoro, il tema della reintroduzione dell’articolo 18 in sede di contrattazione di secondo livello. Un principio, l’articolo 18, per noi sacrosanto”.
Fra l’altro è un tema di strettissima attualità per un altro motivo: in Regione la nuova giunta è appena stata nominata, quindi sarà operativa. Inoltre l’assessore con la delega al Lavoro era stato pubblicamente indicato dal presidente della Regione ed è un profondo conoscitore dell’argomento. Inoltre è altrettanto vero che in Emilia Romagna le elezioni sono state vinte da partiti di sinistra cui il tema del lavoro e dei diritti dei lavoratori non deve o quanto meno non dovrebbe difettare.
Per questo motivo Zignani rilancia dopo la proposta fatta nello scorso fine settimana. E lo fa chiamando in causa proprio il nuovo governo regionale proponendo di scegliere una strada coraggiosa: “Perché – dice – non aprire un confronto, un dialogo riformista che porti la nostra regione ad essere apripista anche nella reintroduzione dell’articolo 18”.
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