Gli appuntamenti promossi dall’Associazione “Antica Pieve”, presieduta da Claudio Guidi, sono iniziati facendo registrare subito un successo ben al di sopra delle aspettative. Sabato 5 giugno 2021, oltre cento persone, rispettando le norme anti Covid, hanno partecipato alla visita guidata alla Pieve di Santa Reparata sita nel Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
Dopo gli interventi di Claudio Guidi e del parroco don Marino Tozzi, Gabriele Zelli ha presentato la pubblicazione “Itinerario dantesco nella valle dell’Acquacheta” di Marco Viroli e Gabriele Zelli, fotografie di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, copertina di Barbara Gaudenzi, Edit Sapim 2021, che è stata consegnata in omaggio ai presenti.
Successivamente lo storico dell’arte Marco Vallicelli ha messo in risalto le caratteristiche e la storia del luogo di culto. In particolare ha evidenziato che l’edificio è una delle più antiche chiese rurali della Romagna, matrice di tutti gli altri luoghi di culto della bassa valle dell’Acquacheta e che esiste, forse, da millecinquecento anni.
La dedica a Santa Reparata è piuttosto rara, ha aggiunto Vallicelli: se ne contano cinquantaquattro in tutta Europa. C’è praticamente un’assenza di devozione a questa Santa nelle Chiese orientali, mentre possiamo trovarne menzione, come documento più antico, in un calendario-manoscritto del Martirologio del Venerabile Beda, proveniente dall’area di Wurzburg (Baviera nord-occidentale): databile al secolo IX, registra all’8 ottobre “Sanctae Reparatae Virginis”. Allo stesso secolo risalgono, congiunturalmente, i più antichi codici che conservano gli “Acta Sanctae Reparatae Virginis et Martiris”, rielaborati nel 1029 nel monastero di Sant’Apollinare in Classe (Ravenna).
Vallicelli ha ricordato che le più antiche dedicazioni di edifici di culto a Santa Reparata si trovano nella diocesi di Lucca e sono del secolo VIII. Nel comune di Marradi, alta diocesi faentina, dove oggi troviamo Badia del Borgo, è sita l’abbazia vallombrosana di Santa Reparata in Salto.
Reparata, come raffigura la bella pala d’altare della Chiesa di Terra del Sole, in piazza dei Commissari, sembra fosse una fanciulla cristiana, martirizzata mediante decapitazione, durante la persecuzione dell’Imperatore Decio (250-251 d.C.). Il suo culto da Costantinopoli raggiunse Ravenna e poi Lucca e Firenze durante la guerra greco-gotica (535-553).
Tre chiese le furono dedicate nell’antico territorio dell’Esarcato, proprio lungo le strade che da Ravenna portavano a Firenze : a Badia di Borgo presso Marradi, a Modigliana e, appunto nel territorio della futura Terra del Sole. Firenze dedicò a Santa Reparata la prima Cattedrale, sul cui sito sorgerà poi Santa Maria del Fiore.
Il prossimo appuntamento del ciclo di visite guidate “Antiche Pievi. A spasso per la Romagna” sarà in programma sabato 12 giugno, alle ore 16.00, a Polenta, via Polenta 480, Bertinoro, per la Pieve di San Donato, dove la tradizione vuole che abbia pregato anche Dante Alighieri.
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