FAENZA. Nell’ampio ventaglio di iniziative svoltesi quest’anno per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, anche l’Associazione Musicale “Gabriele Fattorini” cerca di fare la sua parte presentando al pubblico una novità che si potrà ascoltare domenica 28 novembre, ore 21.00, nella Basilica di San Francesco in Faenza.
Si tratta di Dante e Francesco dalla selva oscura alla luce, Oratorio-Opera commissionato/a dal Centro Studi Dantesco di Ravenna allo scrittore Nevio Spadoni, che ha concepito il testo poetico, e al compositore Aurelio Samorì per la realizzazione della partitura musicale. In questo ampio lavoro risulta evidente il riferimento a due figure storiche immense: Dante Alighieri e la sua Divina Commedia e Francesco d’Assisi, incarnazione di grande ascetismo spirituale. Lo scrittore sintetizza così il contenuto del testo: “Dante e Francesco – immaginazione poetica – in una notte estiva s’incontrano a Ravenna presso i luoghi danteschi, nella piazza al Santo dedicata, e si parlano rievocando la loro vicenda terrena. Dante rivive i momenti forti del suo viaggio nell’al di là, in particolare del suo incontro con Beatrice e della celeste visione. Nel confronto tra Dante e Francesco emergono valori e ideali comuni: la conversione religiosa e la sete di Dio, l’amore per la pace e la fratellanza, l’amore per l’ambiente e per le sue creature, la povertà e la necessità di una rigenerazione spirituale della Chiesa. L’incontro poi di S. Francesco col sultano è il seme di un dialogo che fra tante difficoltà e incomprensioni continua ancora oggi.”
La partitura musicale comprende 9 sezioni. La prima svolge la funzione di Preludio/Introduzione per sola Orchestra, mentre in ciascuna delle 7 sezioni seguenti intervengono, variamente articolati, quattro Solisti che danno voce ad altrettanti personaggi (Dante, Francesco, Beatrice, Madonna povertà) e il Coro. L’ultima sezione (la 9, più estesa rispetto le precedenti) accentua la relazione tra l’intero organico vocale-strumentale; relazione che via via si fa sempre più stretta, densa e dinamica, per poi sfociare in una ipotetica spirale sonora che, divenendo sempre più esile, lievita gradualmente verso registri acuti raggiungendo frequenze estreme nella fase conclusiva.
Gli interpreti dell’Oratorio-Opera Dante e Francesco – sia nella prima esecuzione avvenuta domenica 21 novembre nella Basilica di San Francesco in Ravenna, che nella replica del 28 novembre a Faenza – sono le voci soliste di professionisti che si sono distinti in ambito non solo nazionale per le loro doti e per aver interpretato ruoli di spicco in importanti Teatri: il Baritono Davide Bartolucci (Dante), il Tenore Patrizio Saudelli (Francesco), mentre il Soprano Felicia Bongiovanni e la voce recitante di Consuelo Battiston interpretano rispettivamente Beatrice e Madonna povertà. Le parti corali sono affidate a due gruppi corali che in questa occasione uniscono le loro forze: il Coro della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, M° del Coro Giuliano Amadei, e il Coro Jubilate di Faenza, M° del Coro Martina Drudi. L’intera compagine comprendente Voci soliste, Coro e Orchestra (65 esecutori) è guidata e diretta dal M° Piero Monti, già Maestro del Coro dei maggiori Teatri italiani (Comunale di Bologna, La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Massimo di Palermo) e attuale Maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma).
La collaborazione e il contributo di Istituzioni e realtà musicali – tra le quali: Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese, Agenzia Viaggi Palumbo, Coro Jubilate e Scuola di Musica “G. Sarti” di Faenza – hanno favorito l’organizzazione e la realizzazione di questo progetto.
Ingresso: offerta libera. Info: 0546 614676 – 388 1047968.
La serata si svolgerà nel rispetto della normativa vigente anti-Covid. Obbligo di esibire il green pass.
Questo post è stato letto 172 volte