FAENZA. Inaugura sabato 4 novembre la mostra archeologica “Terra. Una bottega di ceramisti tra XV e XVI secolo. Lo scavo archeologico di Palazzo delle Esposizioni” che presenterà per la prima volta i risultati dello scavo condotto nel cortile del Palazzo delle Esposizioni tra il 2022 e il 2023, dove è stata messa in luce una bottega di ceramisti di XV-XVI secolo.
I lavori di riqualificazione del Palazzo delle Esposizioni di Faenza sono stati l’occasione per avviare una campagna di indagine archeologica condotta da adArte sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini che nei primi mesi del 2023 ha portato in luce i resti ben conservati di un impianto per la produzione della maiolica. Fornaci e scarichi di materiale ceramico testimoniano di un’attività artigianale operante fra la fine del ‘400 e per tutto il ‘500, in piena epoca rinascimentale.
Un rinvenimento di grande interesse sotto diversi punti di vista, sebbene non inaspettato per questo settore della città che dalle fonti archeologiche e d’archivio sembra trattarsi di un vero e proprio quartiere artigianale per la produzione della nota maiolica faentina.
La finalità scientifica dell’attività archeologica si è affiancata sin da subito al desiderio di rendere fruibili al pubblico i risultati di questa sensazionale scoperta.
La mostra, promossa dal Rione Verde nell’ambito della storica Fiera di San Rocco e fortemente voluta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e dal Comune di Faenza, si dividerà tra due sedi espositive: al Museo Internazionale delle Ceramiche, con inaugurazione alle ore 17:00 e presso la Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, dove l’inaugurazione è fissata alle ore 18:00.
Le due sezioni della mostra, curata da Fabio Alboni (adArte srl) Chiara Cesaretti (adArte srl) e Giovanni Gardini (vice direttore Museo Diocesano Faenza), racconteranno aspetti diversi dello scavo: al MIC Faenza si potrà seguire il ciclo produttivo della ceramica, attraverso alcuni reperti rinvenuti in scavo, oggetto di un parziale restauro e che dialogheranno con reperti analoghi già esposti al Museo, mentre a Santa Maria dell’Angelo si potranno ammirare foto e video, che metteranno in relazione reperti antichi ed elementi moderni, e non mancherà una selezione dei reperti archeologici in una nuova e originale forma espositiva.
“Un’opportunità per coniugare gli aspetti di tutela, di valorizzazione e di divulgazione” – spiega il Soprintendente Federica Gonzato – “che è nata grazie alla collaborazione tra varie istituzioni, a cominciare dall’Ufficio che dirigo, proseguendo con i colleghi del Museo Internazionale delle Ceramiche e del Museo Diocesano, per finire con gli archeologi della ditta adArte che hanno prima condotto lo scavo con grande professionalità e ora curato l’allestimento dei materiali. Senza dimenticare l’Amministrazione Comunale di Faenza, committente dei lavori a Palazzo delle Esposizioni, lavori durante i quali è stato possibile portare in luce il complesso produttivo e tutti i suoi preziosi materiali.”
La mostra inaugura il 4 novembre, alle ore 17, al Mic Faenza e alle ore 18 in Santa Maria dell’Angelo. Sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024.
Orari di apertura: Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, via Santa Maria dell’Angelo – Faenza: mer – dom 10-12.30; 16-18.30 | MIC Faenza, viale Baccarini 19 – Faenza: mar – ven 10-14, sab, dom e festivi ore 10-18
Domenica 5 gennaio al MIC Faenza sono previste due visite guidate, una alle ore 10 e una alle ore 15, alle ceramiche medioevali e alla mostra alla Project Room. ad ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria. 0546697311, info@micfaenza.org
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